“La guerra in Ucraina ci ripropone con urgenza una pace da costruire a partire dai giovani”: lo ha detto il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, invitando a “mantenere vivo nei giovani lo spirito dell’obiezione alla violenza in tutte le sue forme fisiche e digitali”.
“Continuare a rimanere fermi e indifferenti davanti all’abominio delle morti nel Mediterraneo non può essere strategia politica, perché è la barbarie”.
Nella Giornata internazionale del volontariato che si celebra oggi la Comunità di Sant'Egidio ha presentato a Roma la nuova edizione della guida “Dove mangiare, dormire, lavarsi”, chiamata anche la “guida Michelin dei poveri”. Quest’anno lo storico pranzo di Natale organizzato da Sant’Egidio giunge alla 40ma edizione, coinvolgendo circa 250.000 persone in 70 Paesi del mondo. Gli appelli alla politica e ai cittadini.
Una delegazione di vescovi venezuelani e colombiani si è recata in visita alla frontiera tra Colombia e Panama, luogo di transito di migliaia di migranti irregolari, in continuo aumento, che cercano di attraversare la pericolosa selva del Darién per cercare di entrare negli Stati Uniti. Quest'anno è stato registrato un record di passaggi, oltre 200.000 tra gennaio ed ottobre, in maggioranza migranti venezuelani, tra cui decine di migliaia di bambini. Ad ottobre il governo Usa ha dichiarato di voler espellere in Messico chi entra nel Paese. Ne abbiamo parlato con monsignor José Luis Azuaje, arcivescovo di Maracaibo in Venezuela e presidente della Caritas America Latina e Caraibi.
Sono appena arrivati a Kherson gli aiuti umanitari di Caritas Spes ed è iniziata la distribuzione di cibo, acqua, beni di prima necessità. Padre Vyacheslav Grynevych, direttore di Caritas Spes-Ucraina, in questi giorni a Roma per Caritas internationalis, racconta al Sir che i parroci rimangono lo stesso accanto alla popolazione nonostante le chiese e interi villaggi siano distrutti. Caritas Spes ha intenzione di aprire una sede a Kherson anche se i combattimenti nella regione liberata non sono ancora finiti.
Tra le religiose che tradizionalmente si occupano di bambini in orfanotrofi, istituti o comunità sta prendendo il via una vera e propria rivoluzione: toglierli dalle strutture e affidarli ai familiari stretti oppure a famiglie affidatarie o adottive, laddove possibile. E' questo l'obiettivo del programma "Catholic care for children" (Ccci) promosso dall'Uisg (Unione internazionale superiore generali), che lanciano in questi giorni un sito web dedicato. L'iniziativa è nata in Kenya, Zambia e Uganda e mira ad estendersi in altri Paesi. In Kenya 2.500 bambini non vivono più in istituto ma sono stati inseriti in famiglie.
Dalle Filippine al Venezuela, passando per Gibuti e la Somalia, l’Armenia, la Siria. Sono solo alcune delle tante crisi dimenticate nel mondo, a causa dei cambiamenti climatici, della siccità e carestia, dei conflitti, che sono stati al centro dell’attenzione oggi durante una conferenza stampa nell’ambito della conferenza di Caritas internationalis che si conclude oggi a Roma.
Parla al Sir l'arcivescovo di Napoli Mimmo Battaglia, che domani parteciperà al porto di Napoli alla manifestazione "Fari di pace" promossa da Pax Christi e da un vasto cartello di associazioni cattoliche e laiche. Tra le richieste “di non autorizzare l’accesso in rada alle navi a propulsione nucleare o con armi atomiche” e che l'amministrazione cittadina aderisca, con apposita delibera, all’appello perché l'Italia sottoscriva il Trattato sulla proibizione delle armi nucleari, promuovendo a livello nazionale una progressiva riduzione della spesa militare a vantaggio della spesa sociale
“Negli ultimi sei anni la magistratura, pur impegnata in diversi contenziosi a carico di Ong che effettuano soccorsi in mare, non ha mai trovato alcun riscontro di quanto affermato dai ministri del nostro Paese circa le tesi infamanti e calunniose di accordi con i trafficanti libici al fine di trasferire in Europa i migranti”.