È arrivato questa mattina all’aeroporto di Fiumicino il primo gruppo dei 51 rifugiati destinatari di borse di studio che proseguiranno il loro percorso accademico in 33 atenei italiani grazie alla quarte edizione del progetto Unicore – University corridors for refugees.
Continua la crisi politica tra Francia e Italia sulla questione migranti. Alla frontiera sono stati intensificati i controlli con l'invio di migliaia di gendarmi francesi ma la situazione è pressoché immutata. "Una prassi che dura da anni: impedire il libero transito e riportare in Italia giornalmente circa una ottantina di persone con espedienti vari", tra cui far trovare scontrini italiani nelle tasche dei migranti intercettati sul territorio francese o riportarli indietro con auto-civetta. Tra loro anche minori. Lo conferma al Sir il vescovo di Ventimiglia-Sanremo monsignor Antonio Suetta.
Finora sono arrivati in Italia, dai campi per rifugiati in Niger, 9 ragazzi sudanesi in fuga dalla guerra in Darfur. In tutto si prevede di accoglierne 35. Il progetto si intitola "Pagella in tasca" ed è realizzato dall'organizzazione umanitaria Intersos in collaborazione con Unhcr. È stato finanziato dalla Conferenza episcopale italiana con 400.000 euro, tramite la Campagna “Liberi di partire, liberi di restare”. Tra gli altri partner, la Fondazione Migrantes della Cei
“Non si utilizzino i migranti per portare avanti delle battaglie politiche e diplomatiche a spese delle persone”. Lo ribadisce al Sir padre Camillo Ripamonti, presidente del Centro Astalli, commentando lo scontro in corso tra Italia e Francia sui migranti.
“Ha vinto il coraggio della verità che ha riconosciuto nel volto di queste persone quello di uomini e donne con una inalienabile dignità e per noi cristiani, sempre e comunque, fratelli; il buon senso delle istituzioni; l’opera dei medici che hanno agito secondo ‘scienza e coscienza’, a cui va immensa riconoscenza di tutti; l’opera, fedele alla propria alta vocazione, della Protezione civile e della Croce Rossa”.
“Mi stanno preoccupando certe parole, e mi assumo la responsabilità di quello che dico. Ho paura e la mia coscienza è turbata quando sento parlare di “accoglienza selettiva”.
Nel 2021 i centri e servizi della Caritas hanno erogato quasi 1 milione e mezzo di interventi di aiuto da 192 Caritas diocesane. Almeno 227.556 persone sono supportate dai soli servizi Caritas in rete presenti in 192 diocesi. Rispetto al 2020 c’è un incremento del 7,7% di nuovi beneficiari, soprattutto stranieri. Sei assistiti Caritas su 10 risultano "poveri intergenerazionali". Tra i nati da genitori senza alcun titolo, quasi 1 su 3 si è fermato alla sola licenza elementare. Cresce anche l’incidenza dei disoccupati o inoccupati che passa dal 41% al 47,1%. Sono 3 milioni di giovani tra i 15 e i 34 anni, pari al 25,1% del totale, che non studiano né lavorano. Sono alcuni dati contenuti nel Rapporto 2022 su povertà ed esclusione sociale in Italia di Caritas italiana.