Patrizia Caiffa

Patrizia Caiffa

Ucraina. Appello di Caritas italiana alla solidarietà: “Non abituarsi alla guerra”

Paolo Beccegato, vice direttore di Caritas italiana, conferma al Sir il rischio che venga meno l'onda di solidarietà iniziale nei confronti dell'Ucraina a causa del perdurare del conflitto. Anche perché il 30% degli ucraini ha bisogno di sostegno. Finora sono stati donati 2 milioni di euro per aiuti umanitari e le spedizioni continuano. 6.000 i profughi accolti nelle comunità cattoliche. Entro metà maggio dovranno pervenire a Caritas italiana le collette realizzate nelle diocesi, su indicazione della Cei

Servizio civile, a maggio al via i progetti per quasi 65.000 giovani

Nel bando di quest’anno del Dipartimento per le politiche giovanili e il servizio civile universale sono stati messi a disposizione 56.205 postidi cui 930 per l’estero, in 566 programmi di intervento, articolati in 2.818 progetti su tutto il territorio nazionale. Inoltre grazie ai fondi del Pnrr il Dipartimento ha stanziato a gennaio 2022 un finanziamento aggiuntivo per 8.481 posizioni in più, di cui 8.307 in Italia e 174 all’estero

Un mondo senza pace. Almeno 23 conflitti ad alta intensità

La guerra non è solo in Ucraina, purtroppo. Secondo i dati più recenti sui conflitti dimenticati di Caritas italiana nel 2021 erano 22 quelli ad alta intensità. Con l'Ucraina si è arrivati a 23. Se invece si tengono in considerazione anche le crisi croniche e le escalation violente si arrivava a 359 conflitti nel 2020. Una scheda per ricordarne almeno alcuni

Migranti. Centro Astalli: “67.000 in un anno, raddoppiati anche i minori”

Sono stati 67.040 i migranti arrivati in Italia via mare nel 2021, quasi il doppio rispetto ai 34.154 dell’anno precedente. Ma sono comunque molto meno dei profughi ucraini arrivati in poche settimane. Ciò dimostra che, quando si vuole, l'accoglienza si può fare e bene, senza gridare che è in corso un'invasione. Durante il 2021 si sono rivolte al Centro Astalli 17.000 persone di cui 10.000 a Roma. Il rapporto annuale è stato presentato oggi a Roma

La Carovana della pace è tornata in Italia con centinaia di profughi ucraini

Una azione di pace non violenta con oltre 220 persone, in rappresentanza di un vasto cartello di associazioni cattoliche e laiche, è partito venerdì scorso da Gorizia verso Leopoli con un carico di aiuti umanitari per l'iniziativa "Stop the war now". Sono tornati ieri trasportando nei pulmini decine e decine di profughi ucraini tra i più vulnerabili, che saranno ospitati nei rispettivi circuiti dell'accoglienza