Padre Gazzera, vescovo di Bangassou, ricorda la storica visita di Papa Francesco a Bangui nel 2015: “Un momento unico che ha rotto lo schema della violenza, lasciando spazio a riconciliazione, ascolto e amore”. Da lì, l’apertura del primo Giubileo fuori Roma
Haiti, Repubblica democratica del Congo, Repubblica Centrafricana, Sud Sudan: quattro Paesi tra quelli che vivono situazioni pesanti di conflitto, instabilità e violenza. Abbiamo chiesto a monsignor Aurelio Gazzera, vescovo di Bangassou (Repubblica Centrafricana), don Edouard Makimba Milambo, segretario esecutivo Caritas R.D. Congo, suor Elena Balatti, missionaria comboniana, direttrice della Caritas di Malakal (Sud Sudan) e Maddalena Boschetti, missionaria laica fidei donum della diocesi di Genova nella diocesi di Port-de-Paix ad Haiti, di raccontarci come vivono questi giorni.
L'Associazione 21 Luglio ha presentato oggi in Senato la nona edizione del Rapporto annuale 2024 sulla condizione delle comunità Rom e Sinte in Italia, intitolato "Bagliori di speranza. La condizione delle comunità Rom e Sinte in Italia". Le più grandi baraccopoli formali sono concentrate a Napoli e a Roma. L’aspettativa di vita di quanti vivono nelle baraccopoli è di almeno dieci anni inferiore a quella della popolazione italiana. Il 55% dei residenti ha meno di 18 anni. Dei rom e sinti presenti negli insediamenti istituzionali si stima che circa il 65% abbia la cittadinanza italiana.
La guerra dimenticata del Sudan, iniziata quasi due anni fa tra esercito e Rapid support forces (Rsf), è una delle peggiori crisi umanitarie al mondo, con livelli di violenza indicibile: decine di migliaia di vittime; 12 milioni di sfollati, oltre 24,6 milioni persone in condizioni di grave insicurezza alimentare, ospedali e strutture sanitarie distrutte, scuole chiuse per 17 milioni di bambini. Parla al Sir il comboniano padre Angelo Giorgetti
La Conferenza episcopale del Congo (Cenco) e la Chiesa di Cristo del Congo promuovono un “Patto sociale per la pace”. Dopo incontri con leader africani e ribelli dell’M23, chiedono all’Europa di portare la voce congolese al Consiglio di sicurezza Onu
Con i dazi minacciati dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump si profila "una situazione economica più difficile per tutti. Con le politiche monetarie di reazione all'inflazione il rischio è che le crisi diventino ancora più gravi". A parlare al Sir è l'economista Riccardo Moro, docente di politiche dello sviluppo alla Statale di Milano. Anche il Sud del mondo meno sviluppato, pur non avendo grandi legami con gli Stati Uniti, "ne è danneggiato perché vende di meno. Se poi si produce un'inflazione più o meno generalizzata vuol dire che anche gli approvvigionamenti che questi Paesi devono fare all'estero diventano più onerosi”.
“Camminiamo insieme con il Papa nel rosario di ogni giorno e con la messa giornaliera offerta per le intenzioni del Pontefice e per la sua salute provata. Ma lui è forte e speriamo tanto nell’aiuto di Maria”: lo dice al Sir il vescovo Sandro Overend Rigillo, Ofm, vicario apostolico di Bengasi, in Libia.
La minoranza cattolica del Pakistan si stringe in preghiera per la salute di Papa Francesco. Secondo notizie giunte al Sir l’arcivescovo di Karachi monsignor Benny Mario Traves ha chiesto al clero locale di pregare per il Papa.