Con l’esperienza dell’isolamento “ci siamo resi conto le relazioni sono proprio essenziali per vivere, compresi gli abbracci, che non sono solo una romanticheria.
La norma inserita nel decreto Rilancio che consente la regolarizzazione dei lavoratori migranti del settore agricolo e negli allevamenti e di colf, baby sitter e badanti è per Caritas italiana “un risultato certamente positivo”.
Priorità ai lavoratori del settore agricolo e della collaborazione familiare, per poi concludere il processo di regolarizzazione di tutti i 600.000 "invisibili" entro l'autunno. Serve anche il coinvolgimento del Terzo settore e ampie misure per un serio inserimento sociale. E' quanto auspica Oliviero Forti, di Caritas italiana
Come stanno vivendo il lockdown i rifugiati accolti nelle diocesi italiane grazie ai corridoi umanitari della Cei? E quali problematiche osservano le Caritas che li aiutano nei territori?
“Forse non abbiamo ancora capito la lezione che dovremmo apprendere dal Coronavirus: se continuiamo a pensare solo a noi, a vedere le cose solo secondo la nostra prospettiva e a prendere provvedimenti esclusivamente per la nostra sicurezza – ad esempio chiudere i porti ai migranti – non ne usciremo mai. La soluzione non è proteggere solo noi ma occuparci di tutti”: sono le parole di don Carmelo la Magra, parroco di Lampedusa, che descrive oggi al Sir la situazione nell’isola, anche rispetto ai recenti sbarchi in autonomia. L’ultimo di pochi giorni fa, con 32 migranti avvistati dalla guardia costiera in acque italiane e fatti sbarcare al Molo Favaloro. Siccome a Lampedusa non ci sono strutture per la quarantena e l’hotspot è già al completo con 116 persone, le persone “hanno dovuto trascorrere mezza giornata e poi una notte all’addiaccio e al freddo sul molo in attesa della nave ma non è certo la scelta migliore”, afferma il parroco.
Il numero dei decessi causati dal Covid-19 in Africa è salito a 1.197 nelle ultime ore, con oltre 23mila casi registrati in 52 Paesi. In Mozambico sono stati registrati finora 39 casi, 8 guariti e nessun decesso. Le cifre sono ancora basse ma le previsioni del governo sono allarmistiche. Parla don Maurizio Bolzon, missionario fidei donum a Beira
L'emergenza sanitaria per il Coronavirus, con le conseguenze del lockdown, si sta rapidamente trasformando in emergenza sociale: “Abbiamo raggiunto il picco di aumento del 40% come media nazionale, con punte sicuramente più alte in Campania, Calabria e Sicilia”: a parlare al Sir è Giovanni Bruno, presidente nazionale del Banco Alimentare, la rete nazionale che da 30 anni raccoglie cibo da aziende e cittadini e lo distribuisce alle persone in difficoltà
Al 6 aprile sono a disposizione della Protezione civile e del Sistema Sanitario Nazionale 46 strutture per oltre 1.200 posti in 33 diocesi. 23 diocesi hanno impegnato oltre 28 strutture per più di 500 posti nell’accoglienza di persone in quarantena e/o dimesse dagli ospedali. In 27 diocesi sono operative 32 strutture per l’accoglienza aggiuntiva di oltre 600 persone senza dimora