A Istanbul si sono riuniti dal 2 al 4 ottobre oltre 100 delegati delle Caritas diocesane e del Mediterraneo. Il focus del Migramed 2019 è stata la rotta orientale dei rifugiati e migranti. L'iniziativa è organizzata da Caritas italiana insieme alla nunziatura apostolica in Turchia
Sono 400 i sacerdoti italiani fidei donum, ossia inviati dalle diocesi a fare una esperienza di missione ad gentes. Un numero in drastico calo rispetto ai picchi degli anni '90, quando erano oltre 1300. Gran parte è dovuto alla crisi delle vocazioni. Sono soprattutto le diocesi del nord Italia ad inviare sacerdoti - Milano, Bergamo, Brescia, Padova - ma anche Roma ha una trentina di fidei donum sparsi nel mondo. Le principali mete restano l'America Latina e l'Africa ma ce ne sono anche in Asia e Oceania. A fianco a loro negli ultimi anni ci sono laici e famiglie, mentre 810 sacerdoti stranieri sono venuti a fare i fidei donum a tempo pieno in Italia. Parla al Sir don Alberto Brignoli, fidei donum in Bolivia per nove anni.
È stato presentato oggi a Roma il XXVIII Rapporto immigrazione 2018-2019 "Non si tratta solo di migranti", realizzato da Caritas italiana e Fondazione Migrantes. L'auspicio rivolto al nuovo governo è di favorire "politiche realmente inclusive e volte all'integrazione" per colmare quei vuoti che rendono ancora i migranti una presenza "ombra".
Papa Francesco ha incontrato in udienza privata le 86 delegate, provenienti da 48 Paesi, della rete delle religiose contro la tratta "Talitha kum". Sono in questi giorni a Roma per l'assemblea generale in occasione dei dieci anni dalla nascita di questo grande network presente in 92 Paesi, con 44 reti nazionali nei cinque continenti. Dieci suore sono state premiate per il loro impegno: da Nigeria, Italia, Thailandia, Perù, Canada, Stati Uniti, Australia, Filippine, India. Tutte unite e determinate nella lotta a tutte le forme di schiavitù del XXI secolo, fenomeno che coinvolge nel mondo almeno 40 milioni di persone, di cui il 70% donne e bambini
Continuano gli sbarchi in autonomia a Lampedusa e l'hot spot di Contrada Imbriacola è sovraffollato oltre i 90 posti, ossia la capienza massima prevista. Nel frattempo sul sagrato della parrocchia di San Gerlando un gruppo di tunisini sta protestando pacificamente per il timore dei rimpatri. Parla al Sir don Carmelo La Magra, parroco di Lampedusa
È stato assegnato ai corridoi umanitari promossi dalla Chiesa italiana che opera tramite Caritas italiana, dalla Federazione delle Chiese evangeliche e Tavola Valdese, e dalla Comunità di Sant'Egidio il prestigioso Premio Nansen per la sezione Europa conferito dall'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. In 4 anni oltre 2,000 persone vulnerabili bisognose di protezione sono arrivate in Italia. Tutto questo mentre, anche oggi, migranti continuano a sbarcare a Lampedusa. Un barcone con 102 persone è entrato direttamente in porto. Solo nelle ultime due settimane sono arrivati in 570. Superaffollato l'hotspot di Lampedusa
La lotta della comunità di Piquiá de Baixo, nella regione di Carajás, contro l'industria estrattiva che avvelena le persone e la natura, è un forte esempio simbolico di autodeterminazione dei popoli contro la predazione dell'Amazzonia. Tra i protagonisti, che sarà presente al Sinodo per l'Amazzonia che si svolgerà in Vaticano dal 6 al 27 ottobre, il missionario comboniano padre Dario Bossi.
Una lettera di protesta contro la recente nazionalizzazione delle scuole cattoliche in Eritrea è stata inviata dagli eparchi cattolici al ministro dell'istruzione pubblica. A settembre altre 3 scuole sono state requisite (7 comprese strutture protestanti e musulmane), che si vanno aggiungere alle 21 cliniche dei mesi scorsi (in totale 29). Un giro di vite di cui non riescono a comprendere le ragioni
Oxfam back to school 2019: a scuola si parlerà di Agenda 2030. Questa è l’iniziativa formativa realizzata da Oxfam Italia (organizzazione accreditata con il Miur), in collaborazione con Indire (Istituto di ricerca per l’innovazione nella scuola italiana), con l’obiettivo di rilanciare i temi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile, al fine di garantire realmente il diritto a un’istruzione di qualità per tutti e tutte. Un’occasione di confronto e formazione rivolta al mondo della scuola e ai docenti da tutta Italia, affinché siano sempre più in grado di preparare le nuove generazioni alle sfide complesse poste dalla società di oggi: dalle crescenti disuguaglianze sociali ed economiche, all’inclusione e convivenza pacifica, alle migrazioni, all’impatto dei cambiamenti climatici, a quanto resta da fare sulla parità di genere.