È il desiderio della rinata Ac di Giarre. Che dal 24 febbraio ha una presidenza parrocchiale composta tutta da giovani, a parte il presidente... Tanto l’entusiasmo e tanti i progetti
«La Messa crismale (…) è un appuntamento significativo sia per l’unicità e l’importanza della liturgia sia per quel risvolto simbolico di cui è portatore: il vescovo con il popolo di Dio e con i suoi ministri ordinati vengono convocati per vivere insieme la Pasqua, rinnovando i propri impegni e invocando il dono dello Spirito. Insieme!».
Sarà il mosaico della chiesa dell’Opsa – con al centro il Risorto – ad accompagnare i giovani che mercoledì 17 aprile parteciperanno, insieme al vescovo Claudio, alla via Crucis diocesana all’Opera della Provvidenza di Sarmeola.
“Un pizzico di...” è lo slogan che accompagna la Festa delle Palme di quest’anno. L’appuntamento è per tutti i ragazzi della Diocesi – dei gruppi Acr, ma anche di quelli dell’iniziazione cristiana – domenica 14 aprile in piazza delle Erbe (dalle 14.30, con la pre-festa, fino alle 17).
Sul fronte della formazione si sta lavorando sodo, a partire dalla revisione del progetto formativo. E poi ci sono graditi ritorni come il weekend unitario per educatori in aprile
È in pieno svolgimento “IntimISSIMI”... e sta andando bene! La nuova proposta del Settore giovani di Ac su affettività, sessualità e identità – tre serate in due diversi luoghi della Diocesi, Sant’Anna di Piove di Sacco e Campodarsego – sta coinvolgendo un buon numero di educatori dei gruppi giovanissimi e del Tempo della fraternità.
La Diocesi ha 459 parrocchie 211 hanno un parroco residente con una sola parrocchia, 123 sono riconducibili a 30 unità pastorali; le altre 125 convergono in 56 realtà in cui un parroco ha due o più parrocchie. Gruppi di parrocchie. Si sta discutendo una bozza di lavoro che, partendo da una fotografia della realtà diocesana, si interroga sul futuro. «La vitalità delle nostre parrocchie è ancora tanta: come orientarla? Il confronto è aperto».
Nuovo economo diocesano. A Vanna Ceretta, 56 anni e tre figli, il vescovo Claudio ha affidato questo delicato incarico, oltre che quello di direttore dell'Ufficio amministrativo della Diocesi. «Mi auguro di sapere vedere le persone prima di tutto il resto». Credo nel fare squadra. Non è sempre facile, ma ci lavoro. Perché la ricchezza è nel mettere insieme le persone e le competenze.