Pino Lazzaro

Pino Lazzaro

Edoardo Gorini, attuale allenatore del Cittadella. Passione oltre i limiti

«Sono cresciuto a Venezia, nel centro storico, Dorsoduro, vicino alla basilica di Santa Maria della Salute. Anni Ottanta, allora una città ideale per un bambino, tanti pericoli – le macchine per esempio – naturalmente non esistevano, poca criminalità e via a giocare, per calli e campielli. Ricordo che facevamo pure calcio tennis, la “rete” era proprio uno stretto canale, io da una parte delle fondamenta, il mio amico dall’altra e quando la palla finiva in acqua, giù in barca a riprenderla ed è capitato non poche volte che ci finivamo noi dentro l’acqua, però non era alta. Una Venezia quella con una popolazione maggiore di adesso, ora che c’è un numero spropositato di gente che invece la usa e la spreca».

Scopre di avere la sclerosi multipla, percorre tutta l’Italia a piedi. Il viaggio da “sclero” di Michele Agostinetto, 44 anni di Valdobbiadene

Michele Agostinetto, 44 anni di Valdobbiadene, nell’estate 2020, in piena pandemia, ha iniziato a star male, scoprendo successivamente di avere la sclerosi multipla. Nell’aprile 2021 ha lanciato le stampelle e si è ripreso la vita. «Per poter camminare dobbiamo prima alzarci» si è detto. E così è stato: il 1° maggio è partito in un’avventura lunga 2 mila chilometri e 87 tappe, dal Veneto a Santa Maria di Leuca, in Puglia, regione “materna”.

Ultimi ma primi per impegno. 24 sconfitte in 24 partite: la San Giuseppe Abano e i suoi zero punti

Campionato di Seconda categoria, girone L, tutte squadre padovane, tranne i vicentini del Grumolo. Lì davanti in classifica un “testa a testa” tra Real Tremignon, 57 punti, e l’Usma Caselle a quota 56, col Real Terme che magari ancora un po’ poteva sperarci, ma la sconfitta in casa col Pernumia, giusto il 1° maggio scorso, ha chiuso matematicamente il discorso pure per loro. In fondo alla classifica c’è invece il San Giuseppe Abano e in effetti più in fondo di così proprio non si può, dato che i punti in classifica sono zero. Sì, zero: su 24 partite fin qui giocate ne hanno perse appunto 24. Solo cinque i gol fatti e 79 quelli subiti.

Carlo Sabatini, i giovani anzitutto. Parla il responsabile del settore giovanile del Calcio Padova

«Un po’ di numeri? Dieci le formazioni del settore giovanile, dai ragazzini del 2013 sino alla Primavera, quest’anno formata da 2003 e 2004: un totale di 230 ragazzi. Poi c’è l’Academy, la scuola calcio insomma, e anche qui siamo a 230 unità, iniziando dalla classe dei 2014. Ogni squadra col suo staff naturalmente il che significa un paio di allenatori per i gruppi dei più piccoli, salendo a tre a partire dall’Under 15, mentre sono in quattro in Primavera, tipo insomma prima squadra. Intendo un allenatore, un secondo, un preparatore dei portieri e un preparatore atletico. Per l’attività di base, le prime tre annate, sino ai 2010, il responsabile è Alberto Piva; la fascia intermedia (Under 13, 14 e 15) è curata da Ottorino Cavinato, mentre Under 16, 17 e Primavera le seguo più io direttamente».