“Metti in circolo il tuo cuore” è il titolo del percorso di formazione all’affettività per i giovani dai 18 ai 35 anni promosso dagli Uffici diocesani di Pastorale delle vocazioni, dei giovani e della famiglia e dal settore giovani di Azione cattolica.
Ai ribelli che sono riusciti a cambiare radicalmente il corso degli eventi, a coloro che ci hanno provato e a coloro che hanno immaginato strade diverse da quelle battute: a loro è dedicato il nuovo ciclo di “Lezioni di Storia” della domenica mattina al teatro Verdi di Padova.
Anno dopo anno, lungo le vie della città di Padova sono sempre più presenti le pietre di inciampo, i sanpietrini di ottone, creati dall’artista tedesco Gunter Demnig, a ricordo delle vittime del nazismo. Dietro ogni pietra non c’è solo un nome, c’è una vita e la storia di una persona.
Nell’anno del Giubileo, l’Unitalsi-sottosezione di Padova propone il pellegrinaggio a Lourdes nel mese di maggio: dal 22 al 28 in treno e dal 23 al 27 in aereo con partenza da Verona (iscrizioni fino al 20 aprile chiamando al numero 049-8771745 o scrivendo a padova@ unitalsitriveneta.it).
Prende avvio il 15 febbraio e poi si concluderà il 18 maggio il festival Meridiani Paralleli, giunto alla sua quarta edizione, ideato da Duendarte Aps, sotto la direzione artistica di Marta Roverato e che vede coinvolte diverse realtà (SpazioDanza, Artefatta, Arci, SalsaThom, Fotoclub Padova, Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola, Ente Parchi e Biodiversità Romagna).
Tra i materiali per l’animazione liturgica e comunitaria, oltre che per la riflessione personale – che vengono presentati dal 10 al 13 febbraio – anche una novità
Dall’8 febbraio a Terrassa Padovana prende avvio la prima rassegna teatrale di commedie comiche in dialetto veneto, chiamata Piccola rassegna teatrale Terrassana 2025, organizzata dal patronato di Terrassa Padovana
È speciale il 2025 per la Facoltà teologica del Triveneto. Nell’anno in cui la Chiesa celebra il Giubileo, per la Facoltà ricorrono i vent’anni dalla sua fondazione, avvenuta nel 2005 per iniziativa dei vescovi del Triveneto con l’intento di offrire al territorio una formazione teologica di livello universitario.
Dopo tre mesi di proteste il malcontento popolare nel Paese balcanico non si placa e la crisi, in seguito alla tragedia della tettoia crollata a Novi Sad, è diventata politica. L’analisi di Nikola Burazer, direttore dei programmi del Centro di politica contemporanea di Belgrado