Redazione

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La “stella della rivelazione” che illumina la nostra vita

La Parola di Dio, protagonista della domenica 26 gennaio, ci guida a orientare la nostra vita seguendo la “stella della rivelazione”. Le Scritture sante non esauriscono l’agire e il parlare di Dio, ma lo attestano autorevolmente per la nostra salvezza, come ricorda il Concilio Vaticano II. Il testo ispirato è Parola di Dio e parola dell’uomo, frutto di un intervento divino che rispetta la libertà e la cultura dell’autore umano. La rivelazione eccede il testo scritto, come si evidenzia nella Bibbia stessa e nell’evento Cristo, criterio di interpretazione. Per Antonio Rosmini, la Bibbia è “il libro del genere umano” e una risposta universale che unisce sapienza e mistero, scienza e grazia

Carcere. Suor Vessoni: “Portare la speranza dietro le sbarre con gesti concreti e prossimità”

Far abitare la parola “speranza” anche nelle carceri. L’apertura della Porta Santa nel penitenziario di Rebibbia rappresenta, come spiega suor Nicoletta Vessoni in questa intervista, un invito a un impegno quotidiano verso questi nostri fratelli. “Urge vivere in questo periodo storico-politico segni molto concreti di attenzione verso il mondo del carcere, segni di accoglienza e prossimità, mettendo in atto risposte concrete”

Fieri potest, un progetto di speranza nel carcere di Taranto

Don Francesco Mitidieri, cappellano del carcere di Taranto e presidente dell’associazione “Noi&Voi”, promuove progetti di inclusione sociale e lavorativa per i detenuti. La sua esperienza presbiterale rappresenta un forte richiamo alla corresponsabilità economica a sostegno dell’azione dei sacerdoti, come suggerito dalla campagna Sovvenire della Cei, “Uniti nel dono”

Giubileo dei giornalisti, un pellegrinaggio di fede e speranza verso la Porta Santa

Centinaia di giornalisti hanno partecipato al pellegrinaggio giubilare verso la Porta Santa di San Pietro, in un clima di comunione fraterna e profonda emozione. Partendo all’alba da Castel Sant’Angelo, i partecipanti hanno attraversato via della Conciliazione in preghiera, riflettendo sul ruolo e sulla responsabilità  della comunicazione. Il momento culminante è stato l’attraversamento della Porta Santa, accompagnato dalla preghiera e dalla meditazione sul Messaggio del Papa per la Giornata mondiale delle comunicazioni sociali. In basilica, i pellegrini hanno vissuto un tempo di preghiera e raccoglimento, riscoprendo la propria missione di comunicatori di speranza e verità

Giubileo della comunicazione: riscoprire la speranza e il valore delle parole

Il Giubileo della comunicazione è un’occasione per riscoprire il senso profondo del nostro impegno come giornalisti e comunicatori, uniti nella missione di raccontare la verità e di prenderci cura del mondo attraverso le parole. È un richiamo alla speranza che ci unisce, spingendoci a ricominciare con coraggio e comunione, lontano da logiche di potere che sacrificano verità e umanità. Citando don Primo Mazzolari, scrivere significa curare le parole e, con esse, il mondo. Questa è la sfida del comunicare: costruire reti e trasmettere speranza concreta, fondata nella fede. Un punto di partenza per ritrovare il cuore della nostra vocazione

Montagnana ricorda i Giusti tra le Nazioni nel Giorno della Memoria

In concomitanza con il Giorno della Memoria, che si celebra il 27 gennaio, il consiglio pastorale di Montagnana – in collaborazione con la sezione locale di Italia Nostra – promuove un incontro pubblico per ricordare due religiosi che, a rischio della propria vita, durante la Seconda Guerra si sono adoperati per mettere in salvo persone che per questioni di razza o di convinzioni versavano in grave pericolo.

Oltre la soglia: il pellegrinaggio come via di speranza nella comunicazione

Il pellegrinaggio è un invito a uscire dalla stanzialità e a ritrovare la dimensione relazionale della comunicazione. Nel movimento si intrecciano amore e donazione, mentre il Giubileo diventa appello a varcare la Porta Santa come simbolo di apertura. La speranza, tema fondante dell’Anno Santo, collega la propria esperienza a quella degli altri, trasformando la comunicazione in “arte della soglia”. È un richiamo a oltrepassare il presente, per immaginare insieme un futuro diverso, guidati dal sogno e dalla responsabilità