Anche la Rai si apre all’alfabetizzazione digitale. Una risposta è maturata con il progetto "Manzi 2.0" che punta a ridurre il "digital divide", un fenomeno che nella prospettiva di un‘emittente pubblica si traduce innanzitutto in un "cultural divide". E quindi in un ritardo generazionale da recuperare. Basti pensare al diverso modello di consumo televisivo della musica da parte del pubblico giovanile.
Poste le basi per una nuova legge che regoli i giochi, ponga paletti alla pubblicità e tuteli i minori. Ma il 2014 è stato anche l’anno delle polemiche sulla campagna “Mettiamoci in gioco” e delle sponsorizzazioni delle imprese dell’azzardo agli eventi del non profit.
«Una folla enorme di uomini che si scambiavano sigarette, doni...». Così sulla Difesa un soldato inglese racconta la “tregua di Natale” del 1914. I soldati, spontaneamente, sul fronte occidentale, uscirono dalle trincee e andarono a fare gli auguri ai nemici, si scambiarono piccoli doni, seguirono le funzioni religiose, forse giocarono perfino a calcio insieme.
Corruzione e antipolitica, alla fine, non sono che il medesimo risultato triste di una mancanza di etica all’interno del mondo degli affari e della politica, oltre che il segno di una scarsa disponibilità al cambiamento e alla conversione. Come ricordava papa Francesco ai politici italiani lo scorso marzo con parole che tornano d'attualità.
Sentirsi indispensabili, vanagloria, chiacchiere e pettegolezzi, indifferenza verso gli altri, circoli chiusi, profitto mondano ed esibizionismi. Ecco alcune delle "malattie" da cui guardarsi nel lavoro di Curia. Ma vale per ogni cristiano…