Sui media nipponici in questi giorni si rincorrono e si intrecciano ricordi e testimonianze di chi, in Giappone, ha avuto lʼopportunità di incontrare o conoscere Papa Francesco
Da un lato vi è la speranza, quasi una vana utopia, di un’occupazione quanto più estesa, tutelata, stabile, dignitosa. Dall’altro, purtroppo, vi è il mondo del lavoro che abbiamo imparato a conoscere negli ultimi decenni e che si caratterizza sempre più come ristretto, fragile, precario e povero. Servono retribuzioni che garantiscano una vita dignitosa, orari che permettano di coniugare il tempo di cura e il tempo del lavoro, tutele e sicurezze, un accesso per i più giovani e formazione gratuita e continua. Perché un lavoro “buono” porta ad una democrazia “buona” dove la realizzazione di sé porta a contribuire all’edificazione di una società più giusta e a relazioni umane più fraterne
“Da ‘Pellegrini di speranza’ continuiamo a metterci veramente in cammino con loro, proponiamo mete nuove o scopriamo insieme orizzonti nuovi”, spiega il coordinatore nazionale. “Policoro – osserva – è un segno di speranza concreta perché, in modo concreto, rinnova l’impegno a continuare a sperare in un mondo diverso” consapevoli che “stiamo vivendo un passaggio epocale: non si bada più alla quantità del lavoro ma alla sua qualità. E i giovani sono in prima linea su questo fronte”
È stato montato il comignolo sul tetto della Cappella Sistina. Si tratta di uno dei momenti più iconici che ci accompagneranno nel periodo del Conclave, fino all’elezione del nuovo papa, il 267° successore di Pietro.
Bloccata per mesi al confine tra nord e sud di Cipro, Grace è arrivata in Italia grazie a un corridoio umanitario voluto dal Papa. Oggi vive a Roma con il suo bambino: “Francesco ci ha salvati e ci ha insegnato a non perdere la speranza”
Il vescovo Claudio Cipolla presiederà la celebrazione solenne del 12 maggio. Nella novena, le fraternità cappuccine si affidano al patrono in vista del Capitolo provinciale del 2026.