“Condividete con mitezza la speranza che sta nei vostri cuori (cf. 1Pt 3,15-16)” è il tema della 59ª Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, che si celebrerà nel 2025, e che “pone l’attenzione sul fatto che oggi troppo spesso la comunicazione è violenta, mirata a colpire e non a stabilire i presupposti per il dialogo”.
“Vicinanza e solidarietà” alle tantissime persone sfollate a causa dell’alluvione e delle esondazioni in Emilia Romagna e nelle Marche. È quanto esprime il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e presidente della Cei, invitando tutte le comunità parrocchiali a farsi prossime e a pregare per quanti stanno vivendo questa nuova sofferenza.
“Dobbiamo nuovamente rimboccarci le maniche e muoverci insieme. Perché come abbiamo già sperimentato siamo tutti sulla stessa barca e questo ci aiuta a migliorare il nostro rapporto con l’ambiente e con la preghiera. L’azione solidale deve essere pensata e programmata senza perdere tempo, non appena la pioggia ci darà tregua”.
“Le indagini faranno il loro corso, ma il video che abbiamo tutti visto evidenzia un comportamento sbalorditivo. Come si fa a passare con la macchina più volte sopra il corpo di una persona? Come pensare che una tranquilla e stimata signora, una capace imprenditrice, potesse compiere un’azione del genere?”.
“Questo Protocollo ha una doppia valenza: da una parte dà la possibilità ai detenuti di lavorare, restituendo loro dignità e aprendo orizzonti di futuro. È significativo che questa rinascita parta proprio dai cantieri della ricostruzione, in territori feriti ma desiderosi di ricominciare. Dall’altra parte, ricorda che il carcere è per la rieducazione e la riparazione, mai solo punitivo. In questo senso, le pene alternative aiutano a garantire umanità e a favorire il reinserimento nella società: questo Protocollo, investendo sul lavoro dei detenuti, è un passo concreto verso l’obiettivo ambizioso della recidiva zero”.
“In questo nostro tempo di guerra siate testimoni di pace! I vostri gruppi siano luoghi in cui si costruisce e si custodisce la pace attraverso un’accoglienza vera per sconfiggere l’odio e il pregiudizio, l’ignoranza e la violenza nelle parole, nelle menti e nelle mani, disponibilità a relazioni riconciliate tra voi e con tutti. Così si disarmano le menti, i cuori, le mani”.
“Non c’è mai stata né mai ci sarà un’indicazione da parte della Conferenza episcopale italiana a raccogliere firme contro la legge sull’autonomia differenziata. E soprattutto a farlo nelle parrocchie”.
Nuovo regolamento per la Commissione nazionale valutazione film che cambia nome e diventa Commissione Film Cei, collocandosi all’interno dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali: "L'esigenza è di abitare il presente, custodendo la memoria del passato", spiega il direttore dell'Ucs, Vincenzo Corrado
“La Santa Sede è rimasta rattristata da alcune scene della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Parigi e non può che unirsi alle voci che si sono levate nei giorni scorsi per deplorare l’offesa arrecata a molti cristiani e credenti di altre religioni“.