Le manifestazioni di violenza, le sfide nei confronti di sé stessi e della legalità, non sono esattamente una novità. Semplicemente stiamo assistendo a una impennata di episodi.
Si è parlato del fenomeno in generale qualche giorno fa a Roma, nel corso del convegno “L’azzardo non è un gioco e sollecita le responsabilità”, organizzato dalla Conferenza episcopale del Lazio.
La noia giovanile è un tema che varrebbe la pena approfondire nei contesti educativi, bisognerebbe analizzarla e riuscire a collocarla in una dimensione costruttiva.
I nostri adolescenti, lasciati troppo a lungo a “intrattenersi” con la “morte virtuale”, magari pensano di gestire quella “reale” digitando i tasti giusti o sfilando dalla manica la mossa più veloce?
Dovremmo insegnare ai nostri ragazzi che l’obiettivo non è “vivere al massimo”, ma “autenticamente” e operando “in profondità” la ricerca della propria identità.