MosaicoBarbara Jacopetti Le opere dell’artista padovana decorano il day hospital oncologico pediatrico e la sala d’attesa dello Iov. Tra i suoi obiettivi: riattivare la fantasia
APadova in Galleria Duomo c’è un angolo coloratissimo con pareti in vetro, porte sempre aperte, fogli e pennarelli sul tavolo e sui muri allegri dipinti di mondi fantastici. È l’atelier, inaugurato a dicembre di Barbara Jacopetti, artista padovana che crea opere allo scopo di decorare i reparti degli ospedali. «Attualmente – dice – sto lavorando con la fondazione Luca Ometto e, a breve, andremo ad allestire il reparto di neurochirurgia. Inoltre, in neuropsichiatria si è appena concluso un progetto con i ragazzi e utilizzeremo le loro opere per decorare la sala d’attesa del loro reparto. Questi ragazzi hanno accettato di rendersi visibili attraverso il loro lavoro, anche al di fuori del loro spazio sicuro. Poi c’è in progetto un nuovo allestimento in neurologia all’ospedale Sant’Antonio. Sono luoghi che a livello clinico sono vere eccellenze, ma a livello di accoglienza spesso risultano freddi, asettici. L’idea è quella di renderli più familiari, più umani: è stato scientificamente dimostrato che un ambiente più accogliente aiuta non solo i pazienti, ma anche il personale medico che ci lavora tutto il giorno». Sue sono le decorazioni del day hospital oncologico pediatrico dell’ospedale di Padova e la sala d’attesa dell’Istituto oncologico veneto. Le sue opere sono molto colorate con paesaggi surreali, fiori fantasiosi o bizzarri animaletti. «Prendo spunto da situazioni quotidiane e poi le interpreto – sottolinea – L’arteterapia è una tecnica d’intervento non verbale. Il lavoro con i materiali artistici permette di esprimersi all’interno di uno spazio protetto e privo di giudizio». Per info: www.barbarajacopetti.it
