Fatti
Bassa Padovana, la firma dei 44 sindaci per uno sviluppo collettivo
Grazie all’Intesa programmatica d’area sono stati analizzati debolezze e punti di forza
Grazie all’Intesa programmatica d’area sono stati analizzati debolezze e punti di forza
È stato siglato nelle scorse settimane dai 44 sindaci dei Comuni interessati, il documento programmatico aggiornato al 2024 dell’Intesa programmatica d’area (Ipa) della Bassa Padovana, risultato di un percorso partecipativo che ha coinvolto enti pubblici locali, parti economiche e sociali con lo scopo di incentivare la crescita socioeconomica dell’area. L’individuazione degli obiettivi e delle politiche di sviluppo strategico nascono, infatti, da un’analisi del contesto territoriale e dall’identificazione da parte degli stakeholder dei punti di forza, debolezza, delle opportunità e minacce (secondo il modello Swot che sta per strengths, weaknesses, opportunities, threats) dei sub-ambiti Colli Sud Ovest, Conselvano, Estense, Monselicense e Montagnanese, in un percorso di diversi mesi nel quale si è cercato anche di avvicinare le scelte dell’Ipa a quelle europee, italiane e regionali. Se per l’analisi Swot la Bassa Padovana risulta frenata nel suo sviluppo principalmente dalla viabilità incompleta o insufficiente, dalla scarsa attrattività e da una buona presenza di immobili pubblici e privati inutilizzati, può allo stesso tempo contare su una vivace imprenditoria locale e produzioni di alta qualità, oltre a un ambiente di pregio, spesso poco valorizzato. Da questo quadro si definiscono le sette componenti strategiche – tra cui per la prima volta mobilità e turismo sostenibili, transizioni ecologiche e digitali – mirate a migliorare la qualità di un’area a rischio di progressivo spopolamento e ancora senza una vocazione identitaria. Per l’Ipa, la viabilità della zona necessita di una visione di forte integrazione basata su lavori di completamento infrastrutturale e massimizzazione dei vantaggi e sviluppo della potenzialità del trasporto pubblico locale e ferroviario. Importanti, inoltre, l’introduzione di un sistema integrato di mobilità dolce e il completamento di ciclovie e percorsi fluviali per un turismo sostenibile. Proprio per quest’ultimo settore, il documento indica come rilevanti la valorizzazione di edifici e borghi storici, prodotti turistici già presenti come ciclovie e cammini, produzioni di prodotti locali e del pregio ambientale del Parco regionale dei colli Euganei. Il miglioramento qualitativo dell’area passa anche dalla tutela della qualità e quantità dell’acqua, dalla diffusione di comunità energetiche rinnovabili e redazione di un piano d’azione per l’energia sostenibile e il clima. Per la transizione digitale, infine, viene riconosciuta necessaria l’implementazione di servizi ad alto contenuto innovativo, basata sull’intelligenza artificiale per mettere a disposizione strumenti di ultima generazione. «È il momento di guardare al futuro con fiducia e determinazione, lavorando insieme per costruire un territorio più sostenibile e competitivo», sintetizza Luciano Gallo, curatore del documento e amministratore dell’azienda Novia specializzata nell’accompagnare gli enti locali in percorsi collettivi di sviluppo.
L a giunta regionale ha recentemente stanziato 400 mila euro per contributi alle Intese programmatiche d’area (Ipa) nel 2024, coprendo spese di progettazione e funzionamento. L’obiettivo è sostenere lo sviluppo socio-economico delle aree territoriali tramite le Ipa stesse: «Prosegue l’impegno assunto dalla Regione – spiega la vicepresidente Elisa De Berti – Con tale provvedimento intendiamo confermare e incentivare il ruolo delle Ipa quali organismi consolidati, attorno ai quali gli attori strategici dello sviluppo, pubblici e privati, di un territorio caratterizzato da un elevato grado di omogeneità dal punto di vista socio-economico e delle necessità di intervento, hanno l’opportunità di operare, partecipando, attraverso il metodo della concertazione, alla programmazione regionale». Le Ipa possono ottenere fino a 40 mila euro ciascuna, basato su punteggi e criteri come avvio dei progetti, personalità giuridica e aderenti. Attualmente le Intese programmatiche d’aria del territorio Veneto sono 26: Alto Vicentino, Altopiano dei Sette Comuni, Area Berica, Bassa Padovana, Basso Veronese e Colognese, Cadore, Camposampierese, Castellana, Chioggia Cavarzere Cona, Dolomiti Venete, Marca Trevigiana, Medio Brenta, Miranese, Montagna Veronese, Montello Piave Sile, Opitergino Mottense, Ovest Vicentino, Pedemontana del Brenta, Prealpi Bellunesi, Risorgive, Riviera del Brenta, Saccisica, Sistema Polesine, Terre Alte della Marca Trevigiana, Terre Asolo e Monte Grappa, Venezia Orientale.
Riccardo Rocca