A Maserà il Circolo Noi è sinonimo di comunità vissuta ogni giorno: tra tesseramenti condivisi con la parrocchia, incontri formativi per giovani animatori e serate conviviali, basta un caffè e un saluto per tenere aperta la porta dell’accoglienza e far crescere insieme fede e amicizia
Al circolo Noi di Maserà la stagione autunnale è il momento in cui la vita parrocchiale e quella associativa tornano a intrecciarsi. «Di solito dedichiamo una o due domeniche di novembre alle iscrizioni dei soci abituali – spiega Roberto Zaggia – ma il tesseramento comincia già con le famiglie che iscrivono i figli alla catechesi: in quel momento raccogliamo anche le adesioni al Noi». Un modo semplice per alleggerire la burocrazia e, soprattutto, per rafforzare il legame tra percorsi di fede e appartenenza comunitaria. La stessa logica accompagna la formazione degli animatori del grest. «Da novembre iniziano gli incontri mensili che li preparano all’estate e in quell’occasione viene proposto loro di tesserarsi. Così il circolo diventa uno spazio di crescita, non solo di servizio».
Dopo la pausa estiva, la ripresa è segnata da iniziative che uniscono cultura e convivialità. «Quest’anno – racconta Zaggia – abbiamo organizzato tre serate dedicate alla conoscenza dei formaggi: è stata un’esperienza nuova e partecipata, che ha fatto incontrare persone diverse e dato visibilità al Noi».
L’autunno, a Maserà, è anche il tempo delle visite guidate e della collaborazione alla sagra parrocchiale, momenti in cui l’associazione si fa presenza discreta ma essenziale.
«Non servono grandi eventi – conclude Roberto Zaggia – basta tenere aperta la porta del centro parrocchiale, offrire un caffè e un saluto: è così che la comunità resta unita». Tutte le nostre attività nascono in collaborazione con la parrocchia: cerchiamo di camminare insieme, ognuno con il proprio ruolo ma con un obiettivo comune. Ci sosteniamo a vicenda e condividiamo volontari, spazi e idee».