Chiesa | Diocesi
Camin e Granze. Si parla di fragilità, la forza nella debolezza
Camin e Granze Quattro appuntamenti, a febbraio, promossi dal circolo Noi con il consiglio pastorale
Chiesa | DiocesiCamin e Granze Quattro appuntamenti, a febbraio, promossi dal circolo Noi con il consiglio pastorale
Perché parlare di fragilità? «Perché è un tema trasversale, che può essere affrontato da molteplici punti di vista» spiega Giovanni Scagnellato, membro del direttivo del circolo Noi di Camin che, in collaborazione con il consiglio pastorale parrocchiale, organizza una serie di incontri dal titolo: “Fragilità, la forza nella debolezza”. «Ci sono diverse forme di fragilità: sociali, morali, psicologiche. Ciò che le accomuna è il bisogno di cogliere una luce, di trovare la forza in qualcuno che ci dia speranza» precisa don Ezio Sinigaglia, parroco di Camin e Granze. «Pensavamo di organizzare degli incontri di formazione aperti ai soci e alla comunità già lo scorso anno, individuando argomenti che potessero parlare principalmente alle giovani generazioni» spiega il presidente del circolo Diego Zanella. Gli incontri, che si svolgeranno per quattro venerdì consecutivi alle 21 in sala Melato nel centro parrocchiale di Camin, affronteranno il tema con alcune voci autorevoli che operano a contatto con diverse forme di fragilità, o nel settore della comunicazione. Questo il calendario degli appuntamenti: il 7 febbraio si parlerà di “Fragilità: come viverla e ripartire”, con Sandra Callegarin, presidente dell’associazione Ryla onlus e Serena Banzato, scrittrice e psicoterapeuta; il 14 febbraio, Sergio Boccella ed Emanuela Pavia, rispettivamente presidente dell’associazione Padova Ospitale e membro del direttivo, insieme a Giampietro Vecchiato, professore di relazioni pubbliche all’Università di Padova interverranno su “Il cuore in azione: il valore del volontariato nella comunità”; il 21 febbraio, Luca Bortoli, direttore de La Difesa del popolo, proporrà una serata su “Luce sulle ombre”, focalizzando su “Giovani e non solo, tra criticità ed esempi virtuosi: c’è spazio per le buone notizie”; il 28 febbraio don Giovanni Fasoli, psicologo ed educatore, parlerà di “Connessi o sconnessi”. «È un messaggio di speranza che qualsiasi forma di fragilità possa essere superata con atteggiamenti propositivi, e con la giusta disposizione dell’animo, che deve essere aperto ad accogliere le diverse forme di aiuto e solidarietà che ci giungono dal territorio» conclude Scagnellato. (R. Z.)