È iniziata martedì 1° luglio la demolizione di due degli edifici, quelli di proprietà della Provincia di Padova, che compongono il complesso ex Configliachi nel quartiere Arcella, attiguo alla chiesa parrocchiale di San Gregorio Barbarigo. Proprio qui avevano trovato la morte l’anno scorso tre persone senza dimora di origine tunisina che vi avevano cercato riparo abusivo per la notte, intossicati dalle esalazioni di monossido di carbonio. In questo luogo in futuro verrà costruito un nuovo plesso scolastico, mentre la parte che dà su via Guido Reni, di proprietà del Comune e vincolata dalla Soprintendenza, è già attualmente in restauro e vi saranno ricavati ambienti per esposizioni ed eventi e spazi per le arti visive e musicali; vi troverà posto anche una scuola di cucina. Dopo la demolizione della prima palazzina toccherà alla seconda, probabilmente nel prossimo autunno: ci sarà poi la progettazione del plesso scolastico che Luigi Bisato, consigliere provinciale con delega al settore scolastico, auspica possa essere pronto prima del 2030. Non si sa ancora, invece, quale istituto potrebbe venirvi ospitato, anche se in pole position sembra esserci la nuova sede del liceo Marchesi. Il nuovo complesso potrebbe ospitare una ventina di aule per circa 400-450 studenti. Il costo ipotizzato è superiore ai 15 milioni di euro. «Qui si costruirà una scuola superiore – rivela Bisato – con palestra annessa, e con il Comune si è ipotizzato anche un possibile uso di alcuni spazi della palazzina anteriore. Su quale scuola verrà ospitata è ancora presto per dirlo: posso ribadire la filosofia della Provincia, che è quella di portare ogni istituto ad avere un’unica sede, o al massimo una sola succursale. Il Marchesi di cui molti parlano è in effetti in una situazione particolare, suddiviso in quattro sedi. Considerando l’attuale tendenza demografica di calo della natalità, potremmo ipotizzare che nel 2030 questo complesso potrebbe ospitare almeno tre sedi di questo liceo. Ma non è l’unica ipotesi in campo: in quartiere c’è un altro istituto con sede in un edificio per il quale la Provincia paga un affitto oneroso». Un’operazione simile per Bisato si farà anche all’ex Magarotto: svuotato da scuole e convitto, forse abbattuto per fare un nuovo istituto.
La sinergia tra Provincia, Comune e Ipab Configliachi ha permesso il restauro della palazzina fronte strada, e l’abbattimento di quelle retrostanti per fare posto a spazi civici e una scuola.