Fatti
Caro vita. Quanto costa fare la spesa
Caro vita. L’inflazione in Veneto è salita al 6 per cento, poco superiore alla media nazionale. E Padova è la quinta città più “dispendiosa”
FattiCaro vita. L’inflazione in Veneto è salita al 6 per cento, poco superiore alla media nazionale. E Padova è la quinta città più “dispendiosa”
L’ inflazione galoppa in Veneto con un andamento lievemente maggiore rispetto alla media nazionale. Di sei punti percentuali rispetto a dodici mesi fa, addirittura di tre nel primo trimestre del nuovo anno. L’Istat, lo scorso 16 marzo, ha pubblicato l’ultimo bollettino – relativo a febbraio 2022 – stimando un aumento dell’indice nazionale dei prezzi al consumo dello 0,9 per cento su base mensile e invece del 5,7 per cento su base annua. Cresce, dunque, l’inflazione per l’ottavo mese consecutivo e secondo l’Istituto nazionale di statistica sta raggiungendo un livello che non si registrava da novembre 1995. Ingrandendo sul territorio regionale, Padova è il capoluogo in cui si registra il valore più alto, un aumento del 6,6 per cento, che si traduce in una spesa aggiuntiva annua media di 1.667 euro per famiglia. La città del Santo è la quinta “più costosa” su territorio nazionale e precede Treviso, altra veneta nella top ten italiana. A incidere sensibilmente è il costo dei carburanti, ma a impressionare è anche l’aumento dei costi del carrello della spesa: la verdura fresca ha registrato un aumento del 18,6 per cento, seguita da oli a grassi (più 10,7 per cento) e dalla pasta (incremento del 9,3 per cento). “Spiccano” il volo anche il pane fresco e pesce, entrambi con un più 4,5 per cento. A Padova, inoltre, l’inflazione corre più velocemente rispetto al resto del Paese su prodotti alimentari e bevande analcoliche, abbigliamento, calzature e mobili, articoli e servizi per la casa. Complessivamente, inoltre, le voci relative ad abitazione, acqua, elettricità e combustibili hanno avuto un balzo del più 27,2 per cento a livello annuale e del più 2,9 per cento su base mensile, con un’ulteriore impennata a partire da dicembre. Nel bollettino Istat, inoltre, emerge che il Veneto è la quinta regione in Italia nel suo complesso per costo della vita con un rincaro annuo medio per famiglia di 1.494 euro che arriva a 2.210 per un nucleo di quattro persone. Detto di Padova e Treviso, vicine nella corsa dei prezzi, in Veneto al terzo posto c’è Verona con il più 6,2 per cento che si traduce in un incremento di 1.566 euro a famiglia. Seguono Vicenza con 1.540 euro (più 6,1 per cento), Venezia con 1.444 euro (in salita del 5,4 per cento), Belluno con 1.352 euro (su con il 5,6 per cento) e Rovigo con 1.338 euro (più 5,3 per cento).
Nella notte tra lunedì e martedì sono stati pubblicati sulla Gazzetta ufficiale il decreto ministeriale e il decreto legge “Misure urgenti per contrastare gli effetti economici e umanitari della crisi ucraina” che contengono le normeapprovate il 18 marzo dal Cdm ed entrate in vigore da martedì 22 marzo. Tra i provvedimenti del testo c’è la riduzionedell’accisa: il taglio per benzina e diesel vale 25 centesimi, a cui aggiungere l’Iva al 22 per cento. In totale lo sconto al consumo sui prezzi dei due carburanti ammonta a 30,5 centesimi. Per il Gpl le accise diminuiscono invece di 8,5 centesimi. Sommando l’Iva si arriva al consumo a 10,37 centesimi. La riduzione avrà la durata di meno di 40 giorni, ma è previsto che fino al 31 dicembre di quest’anno le aliquote di questi tributi potranno essere rideterminatesenza dover ricorrere a un decreto legge ma solo con un provvedimento ministeriale.