Mattarella a Padova: Piovesana e Finco al Presidente: “Spazio ai giovani e più fiducia, in gioco il futuro dell’Italia”

I vertici di Assindustria Venetocentro al Capo dello Stato: «La Sua presenza pone con forza al centro solidarietà ed impegno civico, rispetto e responsabilità decisivi per una società coesa, eppure estranei al discorso politico. Siamo con Lei nel richiamo a decisioni efficaci e tempestive per il Paese, al lavoro che manca come il nemico da sconfiggere insieme, a dare fiducia ai giovani e alle nuove famiglie»

Coronavirus. Tommaso Urbani: il contributo di mio padre Carlo per la Sars fondamentale nei protocolli odierni

Il coronavirus non è la prima emergenza sanitaria che il mondo si trova ad affrontare ed è sempre l'impegno dei ricercatori e dei medici a produrre risultati positivi. Nel 2003 il virus della Sars, polmonite atipica che causò oltre 8mila contagi e 775 decessi accertati, veniva isolato e identificato grazie al sacrificio del medico italiano Carlo Urbani, in servizio in Estremo Oriente con l'Oms. Il Sir ha intervistato il primogenito 32enne del microbiologo marchigiano, Tommaso Urbani, attualmente impegnato in Nigeria che sottolinea l'importanza dell'esempio del padre: "Altri come mio padre stanno lavorando ininterrottamente per mettere fine alla diffusione del virus e a loro va un ringraziamento particolare"

Il rapporto sul volontariato scatta una precisa fotografia. Solo il 17,2 per cento dei volontari ha meno di 46 anni

“Azioni, volti e sogni del volontariato padovano”, un titolo evocativo che racconta le sfaccettature di un mondo che fa del dono, dell’accoglienza e della condivisione il proprio essere, ma il “Rapporto annuale 2019 sullo stato del volontariato padovano” (scaricabile dal sito www.csvpadova.org) racconta anche l’impegno costante di ricerca e documentazione che caratterizza l’azione del Csv padovano che mette a disposizione di tutti i dati e le conoscenze sul mondo del volontariato e del Terzo settore non solo in termini quantitativi e numerici, ma anche in termini qualitativi.

Coronavirus, “la discriminazione preoccupa più dell’epidemia”

Lin (nome di fantasia), 25 anni, è da poco tornata in Cina dall’Inghilterra e oggi vive coi suoi genitori in isolamento a Zhongxiang, a due ore di macchina da Wuhan. “Non possiamo uscire di casa, la strada è bloccata. Quello che mi turba davvero non è l’epidemia ma la sua strumentalizzazione: sta emergendo un nuovo razzismo e all’estero le discriminazioni stanno aumentando”