Già Capo dello Stato e sei volte premier, l'uomo forte di Podgorica negli ultimi 30 anni è il favorito secondo i sondaggi. Il principale candidato dell'opposizione, Mladen Bojanovic, promette cambiamenti ma dietro di lui s’intravvedono i filorussi. Che cosa succede nella “perla” dell'Adriatico? Sguardo verso l’Ue, turismo, criminalità diffusa e giornalisti intimiditi…
Il rapporto del Centro Astalli: più difficoltà nell'accesso a qualche forma di protezione internazionale e standard di accoglienza ancora poco uniformi. La rete Sprar rimane insufficiente
Dopo il primo giro di consultazioni, che si sono concluse giovedì 5 aprile, il presidente Sergio Mattarella incontrerà nuovamente i partiti per poter dare forma al nuovo governo. In attesa di conoscere il risultato finale delle elezioni del 4 marzo, abbiamo scelto dieci parole chiave per comprendere meglio l'attività politica e istituzionale in corso.
Ad attendere ieri pomeriggio Mark Zuckerberg, amministratore delegato e fondatore di Facebook, una schiera di 44 senatori democratici e repubblicani che hanno convocato il capo del colosso di Menlo Park davanti alla Commissione congiunta per l’energia e il commercio dopo lo scandalo Cambridge Analytica.
"Salvato il Polo di via Giustiniani e rilanciata la possibilità di una sanità sempre più di eccellenza", il commento del sindaco Giordani. "Facciamo presto a firmare l'accordo di programma", l'auspicio di Zaia. Il consiglio comunale in immagini catturato da Giorgio Boato.
Un piano d’azione per facilitare lo spostamento militare in Europa è stato elaborato dalla Commissione Ue e dall’Alto rappresentante per gli Affari esteri e la politica di sicurezza Federica Mogherini. Il piano è ora sottoposto all’esame e all’approvazione degli Stati membri ed è previsto l’avvio delle prime iniziative nei prossimi mesi.
Si alza la tensione in Siria dopo il presunto attacco chimico a Douma e il conseguente rimpallo delle responsabilità e delle accuse tra Usa e Russia, quest'ultima pronta a sostenere il regime di Assad.
Con una successo superiore alle previsioni Viktor Orbán ha vinto per la terza volta consecutiva le elezioni ungheresi. Ha raccolto i consensi dei ceti medio- bassi e dei contadini puntando su identità e intolleranza, cristianesimo e nazionalismo. Il successo lo rilancia alla testa dei Paesi euroscettici, "portabandiera dei populisti xenofobi".
Alle 5.11 di ieri, martedì 10 aprile, con una nuova scossa di magnitudo 4.6 con epicentro a Muccia, torna a risuonare l'appello della gente che, da quasi due anni, non riesce più psicologicamente a sopportare uno sciame sismico che non accenna ad arrestarsi.