La pandemia vista dal Colle. Parole e gesti di Mattarella, tra rassicurazioni e sferzate

Dal Quirinale e nei posti - pochissimi - nei quali si è recato quando l’attenuarsi dell’emergenza ha consentito di andare, il presidente della Repubblica ha continuato ad esercitare il suo mandato alternando autorevolezza ad umanità, riconoscenza a determinazione, moral suasion a ironia. Mesi difficili, nei quali ha chiesto agli italiani di “aver fiducia” e “senso di responsabilità”. E durante i quali, dimessosi Conte da presidente del Consiglio, prima di conferire l’incarico a Draghi, ha dovuto spiegare perché le elezioni anticipate “nel pieno della pandemia” fossero da scongiurare

Italia in rosso e arancione. Card. Zuppi: “Basta all’idea falsamente ottimista della lotta al virus, la vittoria contro il male non è rapida”

"La Chiesa deve aiutare responsabilmente a combattere il virus e a contrastare le conseguenze della pandemia, che non termineranno con la vittoria sul virus". Così il card. Matteo Maria Zuppi, arcivescovo di Bologna: "La grande sfida è saper trarre oggi le risorse che saranno necessarie domani per la ricostruzione. Il senso di responsabilità reciproca e la solidarietà che serviranno, ad esempio, a sostenere le persone che stanno già perdendo il lavoro e che lo perderanno"

Educare al rispetto. L’eguale dignità e responsabilità della donna rispetto all’uomo

Fondare questa uguaglianza di maschio e femmina nel disegno della Creazione è di vitale importanza per riconoscere alla donna dei diritti che la storia ha spesso negato.

Della donna è da rilevare, anzitutto, l’eguale dignità e responsabilità rispetto all’uomo: tale uguaglianza trova una singolare forma di realizzazione nella reciproca donazione di sé all’altro e di ambedue ai figli, propria del matrimonio e della famiglia. Quanto la stessa ragione umana intuisce e riconosce, viene rivelato in pienezza dalla Parola di Dio: la storia della salvezza, infatti, è una continua e luminosa testimonianza della dignità della donna. […]. Purtroppo il messaggio cristiano sulla dignità della donna viene contraddetto da quella persistente mentalità che considera l’essere umano non come persona, ma come cosa, come oggetto di compravendita, al servizio dell’interesse egoistico e del solo piacere: e prima vittima di tale mentalità è la donna.

Giovanni Paolo II, Familiaris Consortio, dai nn. 22 e 24, 22 novembre 1981