Pedescala e Santa Giustina in Colle Negli ultimi giorni del secondo conflitto, i due Comuni furono scenario di eccidi per mano di tedeschi in ritirata, in rappresaglia ad azioni partigiane controverse. Oggi si fatica a trovare riconciliazione
L'economista spiega le ragioni profonde della linea adottata dai trumpiani, in politica economica, sulle quali le richieste di Meloni non avrebbero potuto incidere. Appare impossibile, a suo avviso, la presenza del presidente statunitense a Roma per un dialogo con l'Ue
Lo studioso dell'Università di Milano, editorialista di "Avvenire", segue passo passo le decisioni italiane ed europee per far fronte al fenomeno migratorio. Non di rado solleva le sue obiezioni, con un occhio di riguardo per il rispetto dei diritti umani. Sulla recente proposta della Commissione Ue sui rimpatri parla di una "Guantanamo europea"
Negli ultimi anni, l'intelligenza artificiale generativa ha rivoluzionato il nostro modo di interagire con la tecnologia. Chatbot come ChatGPT ci sorprendono con risposte quasi umane, mentre altri sistemi generano immagini straordinarie da semplici descrizioni testuali. Ma dietro questa apparente magia tecnologica si nasconde una realtà più complessa e problematica: un'enorme fame di energia elettrica.
«La cura shock per la natalità in Italia? Esiste ed è semplice: da qui ai prossimi cinque anni portiamo le politiche per i giovani e le politiche familiari ai livelli delle migliori eccellenze europee», spiega Alessandro Rosina, professore di demografia e statistica dell’Università Cattolica di Milano, autore di numerosi libri sul tema dell’andamento della popolazione italiana e coordinatore scientifico dell’Osservatorio giovani dell’Istituto Toniolo che ogni anno pubblica il Rapporto giovani, commentando l’ultimo report Istat sulla situazione demografica del Paese che evidenzia una situazione di grave e ormai consolidata denatalità.
Direttore, con la recente scomparsa di mia sorella Maria Vittoria sono persuaso dell’urgenza di riuscire – davvero e fino in fondo – ad avviare un pubblico confronto di esperienze, riflessioni, scelte intorno al sottile e delicato confine fra il “vivere già come morti” e il “morire da vivi”.
Proviamo con uno sforzo a sostituire i chiodi, la corona di spine e tutti i simboli della Settimana Santa, con i volti dei bambini o di coloro che sono rimasti “vittime” di quegli aguzzini che non vogliono fermare la guerra a Gaza, come in Ucraina. Sarà facile comprendere come da giorni, mesi e anni, siamo nel cuore di un’infinita Via Crucis globale. Che non è nemmeno più «a pezzi».