“Non viviamo in una parentesi della storia”. Non si metta la scuola fra parentesi. L’intervento degli esperti dell’educazione dell’Unipd

Il DPCM del 3.12.2020 indica un organo, il tavolo di coordinamento istituito presso le Prefetture, che si assuma la responsabilità “del più idoneo raccordo tra gli orari di inizio e termine delle attività didattiche e gli orari dei servizi di trasporto pubblico”, ovvero di costruire alcune basilari condizioni a garanzia del diritto all’istruzione dei ragazzi che frequentano le scuole superiori.

L’irrazionale crisi di Governo in un momento in cui servirebbe maggiore responsabilità

Questa mattina il ministro Speranza ha riferito alla Camera di una situazione pandemica in nuovo aggravamento, non solo in Italia, che richiederà il prolungamento dello stato di emergenza almeno fino al 30 aprile; ha ricordato e illustrato lo sforzo enorme che si sta compiendo, con risultati rilevanti, nella campagna per i vaccini. In nottata il Consiglio dei ministri aveva dato il via libera, alla declinazione italiana del Recovery Plan. L'Esecutivo si appresta a chiedere un nuovo scostamento di bilancio per finanziare ulteriori ristori economici. Ma su tutto incombe la crisi di Governo, di cui non si conosce l'esito, innescata da uno dei partiti della maggioranza

Graglia (Un. Milano): “La pandemia può rafforzare il cammino dell’Europa unita”

"Mi sembra che la risposta europea sia stata efficace per portata, vastità e incisività; ciò che semmai è emerso con evidenza è il ruolo di freno che i governi degli Stati membri hanno continuato a svolgere". Storico, esperto di politiche comunitarie, Piero Graglia analizza per il Sir la risposta europea alla crisi generata dal Covid, che peraltro non manca di limiti e ritardi. Il piano italiano? "Ancora piuttosto nebuloso". Un saluto, con pochi rimpianti, al Regno Unito e l'apprezzamento per la figura di Angela Merkel: "la rimpiangeremo"

Un 2021 più umano per tutti. Lo sguardo di una famiglia sul nuovo anno

Guardano al nuovo anno con fiducia e con la consapevolezza di aver riscoperto le cose davvero importanti. Silvia e Sante hanno cinque figli: tre naturali e due in affido. L’ultimo, di appena due anni, lo hanno accolto in casa alla vigilia del lockdown. «Ci ha insegnato a sorridere di quel che c’è, a gioire delle piccole cose». La loro testimonianza tra speranze e preoccupazioni per il futuro, toccando temi cruciali come la scuola e il lavoro.