Femminicidi. Rizzi: “Dare voce a un popolo intero che è spaventato da questa violenza cieca”

“In Italia, troppe donne non hanno aiuto gratuito per ridurre il disagio psichico dovuto a relazioni disfunzionali o violente. I costi elevati del supporto psicologico, le liste d’attesa interminabili, i carichi familiari e lo stigma sociale impediscono ancora troppo spesso di trovare aiuto”: per ovviare a questo nasce la campagna lanciata da Soleterre. Abbiamo sentito il suo presidente

Nicola Calipari. Giuliana Sgrena: “Gratitudine e dolore per la libertà”

In occasione del 20° anniversario dalla morte di Nicola Calipari, la Questura di Cosenza ha intitolato a suo nome, nei giorni scorsi, la Sala Conferenze. Calipari fu ucciso durante un'operazione di salvataggio della giornalista Giuliana Sgrena, intervistata, per l'occasione, dal settimanale della diocesi di Cosenza-Bisignano, “Parola di Vita”. Riproponiamo ampi stralci dell'intervista, uscita il 2 aprile, rimandando per la versione integrale alla pagina www.paroladivita.org

Accoglienza invernale: la foresta che cresce. A Padova un letto per 163 persone senza dimora

Padova ha accolto 163 persone senza dimora dal 2 dicembre al 15 marzo scorso. Il piano di accoglienza invernale quindi ha espresso anche quest’anno numeri in linea con lo scorso anno, grazie al lavoro messo a punto dal settore Servizi sociali del Comune e realizzato in collaborazione con il Tavolo Inclusione per un totale di otto strutture: la sala colazioni dell’ex ostello di via della Paglia, la Casa a colori di via del Commissario, l’Oasi di via Righi, il territorio di Granze e le parrocchie della Santissima Trinità, di san Bellino e di San Filippo Neri (l’attuale Unità pastorale all’Arcella) e la parrocchia di Altichiero.

Finanze parrocchiali. Aiuto tra comunità: perché la solidarietà non decolla? La lettera di don Cesare Contarini

Nella lunga lettera di don Giorgio Bozza sullo scarso aiuto dato a parrocchie in difficoltà per debiti, pubblicata nel numero della Difesa del popolo di domenica 30 marzo, forse è taciuto il motivo più spinoso (o almeno sentito più volte con i miei orecchi), quello che non si può dire in pubbliche assemblee ecclesiali: perché rimetterci noi per errori altrui?