Una santità che non è per pochi eroi o per persone eccezionali, ma il modo ordinario di vivere l'ordinaria esistenza cristiana. Non vi è vita cristiana possibile al di fuori di questo quadro esigente e appassionante: c’è un solo modo di essere cristiani, quello che si colloca nella prospettiva della santità.
Senza la nevrosi strumentale delle riforme istituzionali, senza doversi arrabattare di riforma elettorale in riforma elettorale, si guardi alle cose da fare. E si chiamino le cose con il loro nome. Potrà venire così anche l’ispirazione per modellare equilibri e formule nuove per tempi nuovi. Abbiamo bisogno allora di prospettiva, di tempi congrui, per affrontare alcune priorità di cornice
Dal giorno in cui Cristo si è levato dai morti non vi è più alcuna situazione umana “a cielo chiuso": la resurrezione del Signore spinge il cristiano a testimoniare la propria speranza nella salvezza universale, a pregare per la venuta del Regno, ad attendere il giorno radioso in cui tutte le lacrime saranno asciugate.
Dal giorno in cui Cristo si è levato dai morti non vi è più alcuna situazione umana “a cielo chiuso": la resurrezione del Signore spinge il cristiano a testimoniare la propria speranza nella salvezza universale, a pregare per la venuta del Regno, ad attendere il giorno radioso in cui tutte le lacrime saranno asciugate. La Pasqua, le energie del Risorto, l’attesa della resurrezione hanno come destinatari l’intera umanità, la creazione tutta! La Pasqua apre per tutti l’orizzonte della vita eterna: che questa Pasqua sia davvero giorno di speranza per tutti!
A differenza del passato chi delega ad altri la gestione del denaro ora “non può non sapere”. Escludendo opzioni di investimento e indicandone altre si ottiene tanto con poco sforzo
Anche per la sopravvivenza spirituale serve una buona “efficienza energetica”. E in tempi di riduzione delle energie, non si può andare avanti con il criterio del “si è sempre fatto così” o con il lamento “guarda cosa ci tocca”, ma bisogna prospettare il futuro e non bloccarsi di fronte a considerazioni puntate all’indietro.
Nell’attuale scenario politico il pensiero di Aldo Moro non torna per suscitare nostalgie e ricordi - che pure hanno umanamente un grande valore - ma per chiedere con insistenza di ritrovare la ragioni più profonde di un impegno, di un servizio, di una responsabilità di fronte alla storia, di fronte alle generazioni che salgono.
L'esito del voto del 4 marzo è chiaro: M5S e centrodestra (a guida leghista) hanno riscosso un successo netto, anche se una maggioranza parlamentare non è emersa dalle urne. Il Paese necessita di un governo, l'Ue ha bisogno dell'Italia e l’Italia di un orizzonte europeo. Rimane da capire il ruolo di Salvini e Di Maio, che hanno fin qui trovato il sostegno dei più feroci avversari dell’Europa, da Marine Len Pen a Nigel Farage.
Questa domenica l’Italia è chiamata al voto. Non è retorica, né una frase fatta, dire che siamo a uno snodo cruciale, in cui forse più di altre volte il nostro voto è gravato di responsabilità.