Natale: fratel Semeraro, “ci spinge a chiederci a che punto è il nostro cammino di umanità”

Un Natale "molto più vero di tanti altri". Quella che fratel MichaelDavide Semeraro offre al Sir è una lettura controcorrente della Solennità che ci apprestiamo a vivere, in un periodo che il Censis ha definito "incattivito" per l'Italia. "Il Natale ci spinge a chiederci a che punto è il nostro cammino di umanità", sostiene il monaco, che spiega tre livelli della "compassione", esorta a fare "uno screening delle nostre paure animali" e chiede di "essere intelligenza, in un momento in cui le intelligenze vengono offuscate"

2018: il festival delle debolezze dell’anno politico

Per guardare avanti non possiamo che ripartire dalla consapevolezza delle debolezze, dai vincoli del buon governo, e soprattutto dalla falsificazione dei miti e delle certezze di un certo pensiero unico – economico, etico e dunque politico - che ci sta tutti impoverendo. Non possiamo che porci risolutamente dalla parte di quei due terzi o di quei tre quarti che vivono o esprimono un malessere sempre più radicato. Qui c’è ovviamente un ruolo anche per i cattolici, che avrebbero due importanti risorse: un pensiero critico e una conoscenza autentica, esperienziale, delle persone e delle cose. Un buon proposito e un impegno concreto da subito, per il prossimo anno

Con i pastori verso la grotta. Pro-vocati dal Vangelo

Che cosa può dire oggi la testimonianza dei pastori a noi cristiani, spesso presi da mille impegni da programmare, da organizzare, da controllare, dalle incombenze del potere esercitato nelle stanze dei bottoni dove tutto è in funzione dell’economia, del tornaconto che detronizza la persona e che fa dimenticare i fondamenti del Vangelo da incarnare nel quotidiano? Se i pastori scelgono di vivere un tempo veramente umano e divino, per individuare la grotta e trovare l’Atteso nel silenzio della mangiatoia, in che modo stiamo donando la vita, perché altri trovino la strada che porta al Signore?

Novena di Natale. La pietra angolare

Le iniziali delle "Antifone O", lette dall’ultima alla prima, quasi a dirci che il tempo muta la sua dimensione naturale, formano due parole latine ero cras…domani sarò qui. La vigile attesa sia dominata da questo ritmo

Antonio Megalizzi: un pezzo di cielo in terra

A portarci nel cuore del Natale e nel nuovo anno è anche l’abbraccio materno di mamma Annamaria e la mite fortezza degli altri famigliari che non hanno risposto all’odio con accenti di vendetta. “Prendili per mano nell’oscurità di quest’ora”, così mons. Tisi ha pregato Gesù, figlio di Dio che si fa “compagno del dolore dell’uomo”. E l’altra mano verrà data loro da questa comunità parrocchiale di Cristo Re e dai giovani amici che il giorno stesso del funerale hanno acceso le fiaccole della testimonianza

Don Gino Temporin assolto. Una fiducia ben riposta

Nei giorni scorsi don Gino Temporin, a lungo stimato rettore del Seminario minore e quindi arciprete di Piove di Sacco, è stato assolto per la terza volta dall’accusa di aver abusato sessualmente un seminarista. Il rischio che un’assoluzione passi senza enfasi – perché si sa che non “fa notizia” come una condanna – c’è sempre, ed è un peccato. Oggi invece è bello dire a voce alta che la tua dignità, la tua onorabilità, sono integre.

Chiese dismesse: Linee guida Santa Sede. Card. Ravasi: “Per nuova destinazione comunità ecclesiale dialoghi con comunità civile”

La ricerca della nuova destinazione di una chiesa ridotta a uso profano deve far parte di un progetto di cui sia protagonista la comunità ecclesiale in dialogo con la comunità civile. E se in alcuni casi la desacralizzazione è legittima, non è mai ammissibile la dissacrazione. Parola del cardinale presidente del Pontificio Consiglio della cultura Gianfranco Ravasi, che anticipa in esclusiva al Sir i contenuti delle Linee guida della Santa Sede che verranno diffuse oggi

Beato il politico “artigiano della pace”

C’è da meditare all’inizio di un anno che vedrà l’Europa impegnata nel rinnovo del proprio Parlamento e nella scelta del futuro indirizzo politico. Mentre soffia il vento che scredita sempre più la politica come affare per pochi o come attività "sporca" da cui guardarsi, la Chiesa scommette sulla sua bontà come servizio alla convivenza fraterna. La buona politica necessita di buone persone. Ben vengano nuovi artigiani della pace! Li accoglieremo come "beati". Allora anche la pace sarà in buone mani