La Lega, pur di riconquistare terreno cavalca ogni possibile parola d'ordine o slogan che circola nei territori di pertinenza. Anche i più incongrui o irrealisti, come l'indipendentismo. Le forze "tradizionali" cambiano pelle e lo stesso presidente del consiglio scommette sulla frattura cambiamento/conservazione, molto più che su tutte le altre tradizionali, a partire da quella destra/sinistra.
Appello al voto e sito web promossi dall’Iniziativa dei cristiani per l’Europa: «Sì alla dimensione effettivamente europea dei programmi elettorali, no alle liste che prendono in ostaggio l’Europa per egoistici fini nazionali».
A Milano lunedì 7 aprile la presentazione del Manifesto per l'Europa. «Ci auguriamo una forte partecipazione dei cittadini alle elezioni». Gli euroscettici sono «Populisti senza alternative credibili».
Un invito forte e deciso a votare per il rinnovo dell’europarlamento, a sostenere il “progetto europeo” fondato sui principi di solidarietà e di sussidiarietà, e al contempo, a far sentire la voce dei cristiani sulla scena continentale. Sono gli elementi essenziali che emergono dalla dichiarazione dei vescovi europei, presentata a Bruxelles dal cardinale Reinhard Marx a nome della Comece, la Commissione degli episcopati della Comunità europea.
La stima è dell'Università di Cardiff. Le frodi ai cittadini sono la voce maggiore dei costi per Bruxelles: 97 miliardi. Savona (Transcrime): «Le mafie investono dove le leggi per il contrasto sono più deboli».
Bentornati tra noi, bentornati alla realtà, verrebbe da dire, di fronte al pensoso appello di un autorevole gruppo di intellettuali socialdemocratici di diversi paesi – solo un italiano, per intenderci – per le prossime elezioni europee.
Scenari politici poco rassicuranti in Slovacchia e Repubblica Ceca. Da una parte la passata oppressione dell’identità nazionale slovacca, comporta una forte apertura da parte dei cittadini nei confronti dei cosiddetti “populismi sociali ed economici”. Nel futuro ceco, invece, si profila un derby tra populismo “morbido” e populismo “oltranzista".
Il risultato negativo nella tornata elettorale di settembre 2013 del Piratenpartei (Partito pirata) e della Alternative für Deutschland (Alternativa per la Germania, nuovo partito euroscettico) e il tramonto del Nationaldemokratische Partei Deutschlands (Npd, Partito nazional democratico) sono altrettanti segnali inequivocabili del forte ancoraggio della Germania all'Europa.
Il leader olandese cavalca lo scontento popolare e scarica tutte le colpe sull'Europa "matrigna". I sondaggi più recenti lo danno al 24 per cento. Per convincere gli elettori punta sui risultati di "Nexit", uno studio sui vantaggi che deriverebbero all'Olanda in caso di uscita dall'euro. Fortissimo il suo anti-islamismo, mentre ha posizioni favorevoli nei confronti degli omosessuali.