Se n’è andato Piergiorgio Cattani. Era affamato di sogni

Lo scorso 8 novembre, a 44 anni, ci ha lasciato Piergiorgio Cattani, giornalista, scrittore e fine pensatore. Nonostante la degenerativa distrofia di Duchenne di cui soffriva, non si era fatto ingabbiare, lui osservatore del mondo di oggi e sognatore affamato di futuro. Nel ricordo di chi ha avuto la fortuna di camminargli accanto nella vita è rimasto un grande insegnamento sul senso delle fragilità di ciascuno nonostante la degenerativa distrofia di Duchenne di cui soffriva, non si era fatto ingabbiare, osservatore del mondo di oggi e sognatore affamato di futuro.

Centro studi filosofici di Gallarate. Concluso il trasferimento dell’archivio presso la biblioteca della Facoltà teologica del Triveneto

L’“avventura” cominciò nel ’45, all’indomani della guerra... L’Archivio del Centro studi filosofici di Gallarate è composto da 42 faldoni (attività di ricerca, formazione e diffusione filosofica promossa dal Centro) a cui si aggiungono i 17 del Fondo Carlo Giacon (formazione e attività). L’interesse storico dell’archivio del Centro studi filosofici di Gallarate è stato riconosciuto nel 1999 dalla Sovrintendenza archivistica per il Veneto e la Regione Veneto nel 2005 ha dichiarato l’archivio di interesse locale.

Profughi e solidarietà a Canove. Tra il 23 novembre 1941 e l’8 settembre 1943 vissero a Canove una cinquantina di ebrei stranieri

Tra il 23 novembre 1941 e l’8 settembre 1943 vissero a Canove, in internamento “libero”, una cinquantina di ebrei stranieri. Giorgio Spiller – la cui famiglia è originaria dell’Altopiano – ha raccolto le memorie di quel periodo nel suo Shalom. Il racconto, che muove dagli accenni materni, restituisce la quotidianità degli internati. Soprattutto le relazioni con la gente. A cui alcuni rimasero legati. "Ogni 27 gennaio ai nostri studenti parliamo di Anna Frank: perché non dire loro che a Canove, per due anni, hanno vissuto persone con il suo stesso destino?"

25 anni senza Mons. Luigi Rossi. In curia e in parrocchia, pastore

Mons. Luigi Rossi La diocesi e la comunità di Cittadella lo ricordano, per ora anche senza celebrazioni esteriori, a 25 anni dalla sua scomparsa. La sua vita sacerdotale fu spesa per tre quarti del tempo a servizio della Chiesa diocesana e per l’ultimo quarto come arciprete di una grande comunità locale. Chi gli è stato vicino ricorda la sua intelligente chiarezza, la pazienza, la capacità di guardare al futuro, la semplice fermezza quando giunse il tempo della croce