Il Dantedì, la giornata nazionale che sarà dedicata ogni anno, il 25 marzo, al sommo poeta fiorentino è l’occasione per riscoprire un autore vivo e attuale
Mons. Roberto Bevilacqua ha accompagnato, con la sua presenza, i due terzi dei sessant’anni di vita dell’Opera della Provvidenza, di cui è da 25 anni il direttore. Ha messo piede per la prima volta nella Casa di Sarmeola nel 1981.
Le notizie che leggo sono contrastanti e non sufficientemente aggiornate. Il campo verrà chiuso (non a breve). Il campo è già stato chiuso (in un imprecisato arco temporale di dicembre). Il campo doveva essere chiuso a dicembre, ma s’è deciso di farlo più in là. E i profughi? Trasferiti in altri campi, uno a Sarajevo e uno a Mostar, stando ad articoli che si leggono online.
La storia della Cassa rurale di Sant’Elena, che compie 120 anni, è iniziata in canonica. Ora è Banca Patavina, ma resta forte il legame con il territorio
Alcuni degli over 65 che hanno partecipato al progetto "Ambasciatori digitali", promosso da Informatici senza Frontiere, parlano della loro esperienza. Il corso di digital storytelling ha dato loro gli strumenti per raccontare le loro storie e per aiutare gli altri a farlo.
Mahamed Kone è arrivato in Italia nel 2011, dopo una difficile traversata del Mediterraneo. Da alcuni anni lavora in un'azienda agricola padovana. Qui ha "imparato" l'agricoltura biologica...
Giovanni Battista Belzoni. Padova sta celebrando, con una mostra, il suo illustre concittadino: fu il primo europeo, nel 1819, a violare la seconda delle grandi piramidi di Giza, quella di Chefren. Nella sua ultima avventura... era in cerca della mitica Timbuctù
Fisioterapista, sposato e padre di tre figli, Daniele Ceron ha sempre avuto l’Africa nel cuore. Tre viaggi con Fisioterapisti senza frontiere e poi la richiesta di un amico comboniano: qui c’è bisogno di aiuto. E in attesa del prossimo viaggio, questa volta con la famiglia, sta costruendo un progetto, per fare in modo che almeno due-tre volte l’anno dei fisioterapisti possano andare in Kenya a fare formazione.
Se fosse ancora tra di noi, a Natale avrebbe sicuramente trovato il momento per riunire la famiglia attorno all'armonium e cantare insieme qualche mottetto tradizionale, di quelli che tanto gli piacevano.
Perché per Giuseppe Stefani – l'organista a cui le comunità di San Pietro di Stra e della Riviera del Brenta hanno tributato con partecipazione l'estremo saluto ormai più di tre mesi fa – la musica era il sapore della vita.