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Cervarese Santa Croce. Castello di San Martino della Vaneza. Ritorna il Palio dello sparviero
Sabato 26 e domenica 27 giugno con prenotazione obbligatoria
MosaicoSabato 26 e domenica 27 giugno con prenotazione obbligatoria
Nell’ultimo weekend di giugno, dentro alla splendida cornice del castello di San Martino della Vaneza a Cervarese Santa Croce, si svolgerà lo storico Palio dello Sparviero, giunto alla sua 26a edizione nonchè al primo appuntamento dopo due anni di sospensione a causa del Covid-19. «Siamo stati costretti a malincuore a ridurre al minimo le presenze – commenta Alessandro Martello, direttore artistico dell’evento – ma dopo un lungo periodo in cui anche vedere un familiare o un caro amico ci è stato pressochè vietato, anche se in pochi, sarà lo stesso una grande festa».
La manifestazione, nata come semplice occasione di ritrovo ludica tra le contrade, rievoca un antico palio che si teneva proprio nel castello di San Martino, donato nel 1324 dalla città di Padova a Nicolò da Carrara (o Carrarese, che dir si voglia) come segno di riconoscimento per aver difeso la popolazione dalle mire espansionistiche di Francesco della Scala, signore di Verona. Nel taccuino storico del 14° secolo Cronache Carraresi, «si menziona questo palio che era da organizzarsi a spese della famiglia dei da Carrara e che prevedeva come premio per il vincitore, uno sparviero, rapace raro ed estremamente costoso», spiega Alessandro Martello.
L’evento di sabato 26 e domenica 27 giugno si terrà nel parco secolare antistante il castello, nel quale verrà ricreato un antico villaggio medievale con tanto di botteghe, rievocazioni di attività artigianali e persino una locanda dove poter assaggiare il “panem cum porco et vino bono”. «Seguendo un’antica ricetta medioevale offriremo un pane simile a quello consumato in queste terre in epoca medieovale» continua nel suo racconto il direttore artistico. Ma questo non sarà l’unico appuntamento enogastronomico della due giorni di palio. Verrà, infatti, allestita la cena medievale “A tavola coi Carraresi” che permetterà ai commensali di degustare piatti tipici dell’epoca e che si sarebbero potuti trovare sulle tavole aristocratiche. «Abbiamo studiato approfonditamente il Liber de coquina (il più antico ricettario dell’occidente cristiano a noi pervenuto, ndr) – continua Martello – e pure la filosofia galenica molto seguita nel Medioevo, secondo cui a tavola erano da prediligersi abbinamenti di alimenti contrastanti (umido-secco, caldo-freddo) che potessero espletare un’azione benefica sull’equilibrio fisiologico dell’organismo».
L’accesso all’evento è esclusivamente su prenotazione attraverso il sito paliodellosparviero.it oppure iscrivendosi di persona alle biblioteche di Cervarese, Saccolongo e Veggiano, solo negli orari di apertura. L’ingresso sarà consentito solo con mascherina e mantenendo le distanze. «Abbiamo già un numero significativo di presenze confermate, segno che la ripartenza post-pandemica c’è e ci si auspica sia definitiva».
Raul Rizzato
Con quasi 18 mila presenze medie a evento, il Palio dello sparviero dal 1994 è gestito e organizzato dall’associazione Voci dal Medioevo di Trambaque, con i comuni di Cervarese, Veggiano e Saccolongo.