Mosaico
Che il dono sia pensato. Con Cristina Sartori, giornalista, autrice del libro “È sempre Natale”
La festa più amata dell’anno vista da Cristina Sartori, giornalista, autrice del libro È sempre Natale
La festa più amata dell’anno vista da Cristina Sartori, giornalista, autrice del libro È sempre Natale
Natale arriva di nuovo, e arrivano i doni da mettere sotto l’albero. Mai come in periodi difficili e confusi come questo, un dono deve portare un sorriso, uno sprazzo di luce. Quindi, non va fatto a caso… Ne è convinta Cristina Sartori, grande fan del Natale, che alla festa più amata dell’anno ha dedicato un volumetto, È sempre Natale, edito da Biblioteca dell’Immagine (13 euro). «La cosa importante – spiega Cristina Sartori – è che il regalo sia pensato. E frutto di un pensiero buono. Chi lo riceve sa di essere stato nella mente di chi lo ha donato. Uno dei regali che più mi è rimasto nel cuore è stato un golfino fatto a mano, tutto ricamato: chi me lo ha fatto ci ha lavorato mesi. È stato bello sapere che mentre lo faceva pensava a me. L’ho portato fino a consumarlo».
Un dono fatto in casa è ancora più apprezzato? «Sì, perché al di là della bellezza dell’oggetto in sé, è prezioso il pensiero che le persone ci mettano mesi prima nel lavorarci, coltivando un pensiero. I lavoretti di Natale dei bambini, magari iniziati a ottobre, sono belli anche solo per il tempo che ci è voluto». Donare tempo quindi… «Natale è il momento giusto per recuperare il tempo per coltivare relazioni, per vedere persone che di solito non hai tempo di andare a trovare, anche facendo volontariato, magari andando per un’ora a trovare gli anziani all’Oic. È un grande regalo che non costa nulla. L’altra parola che userei è condivisione: il Natale è una festa che va condivisa». Regali piccoli, non costosi… «Regali piccoli ma che siano frutto di un pensiero grande: una conserva, una marmellata, dei biscotti, un lavoro a ferri o all’uncinetto, un barattolo di miele, un libro che sai che qualcuno leggerà davvero». Il tuo Natale ideale? «In montagna con la neve che cade… ma non mi è mai capitato! Il vero Natale per me è a casa. Anche perché è l’unica festa che ci metti mesi a preparare. A dirla tutta, per me il vero Natale è la vigilia: l’atmosfera che c’è nelle strade, nelle case, è unica, elettrica». La magia dell’attesa… «Sì. L’attesa del rivedere qualcuno dopo tanto tempo, del condividere qualcosa, andare a messa a mezzanotte, vedere il presepe. Anche chi non è cristiano e non vive l’attesa del Salvatore che sta per nascere, sente ugualmente che qualcosa di bello sta per accadere».
«Il Natale per me è la nostalgica felicità del pensare a persone che non ci sono più. E a quelle che hai appena trovato».