A Chiesanuova il grest ha trasformato la parrocchia di Santa Maria Assunta in una casa aperta a tutti, dove bambini, ragazzi, genitori e animatori hanno condiviso giorni intensi di gioco, amicizia, laboratori e preghiera. L’edizione dal titolo “Nexus-Un’estate di gioia e speranza”, si è conclusa venerdì 5 settembre con una serata che ha radunato circa cinquecento persone. Per due settimane 220 bambini dai 6 ai 14 anni sono stati accompagnati da 72 animatori delle superiori, coordinati da cinque universitari. La biciclettata al parco degli Alpini, la caccia al tesoro in quartiere e la gita all’Oasi Rossi a Santorso (VI) sono alcuni dei momenti che hanno reso concreta la domanda educativa-filo conduttore: come coltivare una gioia autentica, capace di resistere alle difficoltà e aprire alla speranza.
«Sono state due settimane di grazia. L’entusiasmo dei bambini, l’energia degli animatori, la dedizione di tanti volontari per i vari aspetti logistici, l’allegria dei giochi, il raccoglimento dei momenti di preghiera e la gioia che si respirava hanno reso in queste due settimane la nostra parrocchia un luogo famigliare per molti: cos’è la chiesa se non una casa aperta a chiunque voglia sentirsi figlio di Dio e fratello degli altri?» afferma don Marco Baggio, da pochi giorni vicario parrocchiale.
La gratitudine dei genitori è viva nelle parole di Elena, mamma di due bambine: «“Quando comincia il grest?” È la loro domanda ricorrente dalla fine della scuola… e finalmente è arrivato! è un appuntamento fisso e atteso per ritrovare gli amici e i compagni di scuola, per fare nuove amicizie, per rivedere gli animatori che le hanno accompagnate durante l’anno».
«Fare l’animatore è un’esperienza formativa», dice Riccardo, 17 anni. «Si è creato uno spazio sicuro in cui poter comunicare senza paura» assicura Francesca, 20 anni, dello staff. «Si impara a collaborare, ascoltarsi e rispettarsi», conclude Sofia, 18 anni.