Mosaico
Circa 35 milioni per migliorare scuole e istituti nel Padovano
I fondi, che provengono dal Pnrr e da altre risorse, finanziano interventi in scuole di Padova e provincia già messi a gara
I fondi, che provengono dal Pnrr e da altre risorse, finanziano interventi in scuole di Padova e provincia già messi a gara
C’è un grande fermento attorno alle scuole secondarie di secondo grado padovane. L’arrivo di quasi 35 milioni dal Pnrr – tra bandi ministeriali per la sicurezza nelle scuole e bando “Futura”, assieme ad altre risorse accantonate dalla Provincia – danno al settore una vera boccata d’ossigeno, permettendo anche interventi di ampliamento e riorganizzazione, tutti messi a gara entro il 15 settembre scorso, come previsto dal Pnrr. Per legge, le ex Province hanno competenza sulle scuole secondarie di secondo grado, sia quelle di proprietà sia quelle con sede su immobili di altre istituzioni pubbliche come i Comuni. Questi ultimi si occupano invece delle scuole materne comunali, delle primarie e delle secondarie di primo grado. La provincia di Padova ha così competenza su 46 istituti, suddivisi in ben 64 plessi. Tra gli interventi in programma ve n’è uno che risalta in modo deciso su tutti gli altri, ed è quello relativo al restauro dell’ex macello jappelliano, dove ha sede l’istituto d’arte Selvatico. Qui, oltre alla ristrutturazione e restauro conservativo della parte più storica del complesso, che di fatto è già iniziata, vi sarà una seconda parte di lavori che prevede l’abbattimento del corpo lungo il fiume Piovego e la realizzazione di un manufatto ex novo. Il costo preventivato dell’intervento è di oltre 12 milioni di euro. Ma perché tutte queste risorse? «A seguito del terremoto dell’Emilia Romagna del 2012 – spiega l’assessore provinciale all’edilizia scolastica, Luigi Bisato – è stata ricodificata la mappa sismica della nostra regione. L’Alta Padovana ora ricade nella fascia più a rischio: molte risorse del Pnrr sono quindi destinate a interventi antisismici. È il caso degli istituti Caro e Meucci di Cittadella, ma interventi di questo genere sono previsti anche nella città capoluogo». Un intervento interessante è quello previsto all’istituto San Benedetto da Norcia, la scuola agraria che ha sede a Brusegana, dove i fondi disponibili verranno impiegati per la realizzazione di nuove serre e di una mensa. Un altro tema è quello della riqualificazione energetica: il programma prevede l’efficientamento di quasi tutte le scuole per renderle autosufficienti. In particolare, verranno installati pannelli fotovoltaici in molti istituti. «Purtroppo per mettere tutti i plessi della provincia allo stesso livello di efficienza – spiega Bisato – sarebbe necessario avere dieci volte le risorse disponibili. Per fortuna le scuole stesse hanno la possibilità di accedere a risorse per creare laboratori e per l’aggiornamento tecnologico». Un tema spinoso è infine quello degli istituti che sono suddivisi in più plessi, condivisi con altri. «Uno degli auspici a seguito di questa dotazione di fondi è quello di riuscire a superare almeno alcune situazioni, che generano confusione e complicano la vita degli studenti e del personale».