Il desiderio di vivere nuove esperienze e impegnarsi attivamente nella vita spirituale ha spinto dodici giovani, dai 18 ai 30 anni, della parrocchia di Conca in Thiene, a visitare Romena, Loppiano e Barbiana. L’iniziativa, partita da don Eros Bonetto, ha coinvolto ragazzi provenienti da eterogenei vissuti di fede. «Il loro obiettivo – spiega il parroco – era di poter conoscere alcuni contesti legati alla spiritualità dove la fede si manifesta in forme diverse».
«La prima tappa ci ha portati a Romena (Arezzo)– raccontano le sorelle Martina e Alessia Rigoni (24 e 18 anni) – Qui il missionario Gianni Novello ci ha illustrato la storia della Pieve di San Pietro». Le pievi romaniche erano punti di sosta che accoglievano i passanti. Nata nel 1991, da don Luigi Verdi, la Fraternità di Romena è un luogo di incontro per chiunque cerchi di rientrare in contatto con sé stesso e con Dio e per riscoprire il valore delle relazioni. «Ci è rimasta nel cuore la Stanza del Mandorlo (albero simbolo di rinascita) – continuano Martina e Alessia – in cui un tempo si tenevano gli incontri con i genitori che avevano vissuto il lutto per la perdita di un figlio».
Il viaggio è proseguito verso Loppiano, la prima cittadella internazionale del Movimento dei Focolari, che riproduce in scala ridotta tutte le realtà di una città qualsiasi (studio, lavoro, famiglia, spiritualità). I circa mille abitanti provengono da ogni parte del mondo e hanno età, estrazione sociale, credo religioso e vocazioni diverse. «Grazie alle focolarine e ai focolarini – proseguono le due sorelle – abbiamo potuto sperimentare la concretezza di un movimento che coinvolge persone convinte che l’unità e la fraternità siano i punti di partenza per rendere l’esistenza migliore».
Il gruppo ha svolto diverse attività: sia teoriche (sulla nascita, l’evoluzione e i progetti del Movimento) che pratiche (con giochi e svago creativo) che hanno permesso di comprendere effettivamente il concetto di comunità.
Infine a Barbiana, dove don Lorenzo Milani (dal 1954 al 1967) ha dato vita a un’esperienza educativa unica nel suo genere. «Dopo 45 minuti di camminata, tra le fatiche del caldo e della salita, siamo arrivati in un luogo disperso tra le montagne e abbiamo apprezzato la scuola che don Milani ha fondato con le sue iniziative educative che hanno lasciato il segno nella storia e in noi» concludono con entusiasmo Martina e Alessia Rigoni.