Mosaico
È l’auditorium Cesare Pollini a ospitare la serata conclusiva del Concorso nazionale della bontà Sant’Antonio di Padova organizzato dall’Arciconfraternita di Sant’Antonio e rivolto a tutte le scuole di lingua italiana in Italia e all’estero. Sabato 31 maggio alle 21 infatti i vincitori del concorso, insieme ai premiati del Premio bontà – che individua uno o più protagonisti che nella vita adulta abbiano reso tangibile testimonianza degli insegnamenti del Vangelo – si ritrovano per la cerimonia conclusiva accompagnati dai musicisti dell’Orchestra giovanile Diego Valeri di Campolongo Maggiore (Venezia) diretta dal maestro Mattia Veggo e che eseguirà un repertorio vario tratto da opere di Silva, Vivaldi, Menken, Ponchielli, Márquez, Anderson, Brahms e Gershwin. A questo appuntamento segue domenica primo giugno alle 11 la celebrazione della messa con don Leopoldo Voltan, vicario episcopale per la pastorale della Diocesi di Padova e fra Massimiliano Patassini, direttore del Messaggero di Sant’Antonio. A guidare l’Arciconfraternita da ottobre dell’anno scorso c’è Rosa Milone Cassin, prima priore donna dell’Arciconfraternita di Sant’Antonio dal 1331, che ha un legame particolare con il Concorso: «Per me, anche sul piano personale, è stato importante il cammino percorso all’interno dell’Arciconfraternita alla quale mi sono avvicinata alcuni anni fa proprio attraverso il Concorso. Nel 2005 mia figlia ha partecipato con la scuola. Alla cerimonia di premiazione ho conosciuto questa realtà, mi sono avvicinata e quindi ho deciso di iscrivermi. Sono devota da sempre a Sant’Antonio. Nei luoghi del Santuario antoniano ho potuto toccare l’importanza dell’esempio del bene compiuto nei secoli ispirati da Sant’Antonio, il cui peregrinare è costante lezione di amore e vicinanza al prossimo per tutta la Chiesa». La giuria selezionatrice del Concorso, guidata dalla scrittrice e giornalista Fulvia Degli Innocenti, già da alcuni anni accanto alla segreteria organizzativa, ha esaminato per questa 49a edizione ben 400 opere. Gli studenti hanno lavorato sul tema “L’amore è da Dio, scrive San Giovanni. Mappa nella tua città i luoghi d’amore, di pace e bontà di ieri e di oggi, immaginando quelli che potrai costruire anche tu domani”. «Il tema di questa edizione è in perfetta sintonia con il Giubileo indetto da papa Francesco dal titolo “Pellegrini di speranza” – dice Leonardo Di Ascenzo, coordinatore generale del Concorso e del Premio della bontà, priore emerito dell’Arciconfraternita – che è metafora del viaggio nei luoghi della vita. Si è pensato di stimolare i giovani a scoprire i “luoghi del bene” presenti in ogni città e in ogni comunità, per tracciare una vera e propria mappa del bene in Italia e nel mondo». «Per i giovani – aggiunge la priora – è importante iniziare un cammino di vita legando le proprie esperienze anche ai luoghi positivi che incontrano nella loro crescita». Gli elaborati, suddivisi come tradizione nelle tre categorie narrativa, disegno, multimediale, hanno saputo rispondere con interessanti sorprese al tema del concorso: «Emergono sempre tantissime cose belle e inaspettate – afferma infatti la priora – Possiamo dire che tutti sono legati da un tema di fondo: sono le persone a far diventare il luogo un luogo di bene. Negli elaborati vengono citati la parrocchia, l’oratorio, la scuola, la palestra, ma anche la casa dei nonni il campo da calcio, l’ospedale. Quello che è emerso in questi temi è che sono le persone a rendere questi luoghi buoni. Questa particolarità la riscontriamo poi anche nei vincitori del Premio della Bontà che quest’anno viene assegnato ai volontari delle Cucine economiche popolari, “ristoro di anima e corpo” citate anche dagli stessi bambini nei loro elaborati, come luogo di bene, e a don Mattia Ferrrari, “voce del Vangelo nel mare”, cappellano della nave Mare Jonio di Mediterranea Saving Humans. Due esempi in cui il luogo diventa luogo di bene proprio grazie alla presenza delle persone che danno conforto, accolgono con umanità, sono esempio di solidarietà che si fa concreta ogni giorno». Fra i vincitori del Concorso le primarie Sacro Cuore e Bianchi Buggiani di Monselice, il collegio Dimesse di Padova, scuola media Benvenuto Cellini di Padova e il liceo Marchesi di Padova. «Se avessi partecipato al Concorso – conclude Rosa Milone Cassin – il mio luogo di amore, di pace e di bontà sarebbe stato la basilica del Santo. Lì mi sento bene, è un luogo che mi dà forza e secondo me è un vero luogo di bontà».

400 le opere giunte per questa edizione del concorso, delle quali 303 delle scuole primarie, 52 delle secondarie di primo grado, 25 delle scuole secondarie di secondo grado (suddivise in 120 opere narrative, 260 disegni), venti multimediali di singoli o gruppi, due fuori concorso, provenienti da 25 province in dieci Regioni coinvolgendo venti diverse Istituzioni educative.
Nato negli anni Settanta per intuito dell’allora cappellano Venanzio Paternoster e del priore Francesco Vignato, con il desiderio di stimolare i giovani a riflettere su temi attuali e importanti nella vita di un cristiano e nel contempo di mostrare quanto di bene vi fosse nelle giovani generazioni della società civile, la prossima edizione del Concorso è la 50a . Il tema scelto è “Il male non prevarrà! dice papa Leone XIV. Costruire ponti comunicando: quando le parole diventano strumenti di pace e fratellanza”. «Confidiamo in una partecipazione straordinaria dei ragazzi della Diocesi di Padova, dal centro città ad Asiago e in ogni dove – dice Leonardo Di Ascenzo – Per i 50 anni si riparte dalle parole di papa Leone XIV proprio al suo primo saluto il giorno dell’elezione e si punta un faro sulla “comunicazione”. Del resto il Santo padre ha incontrato proprio i giornalisti nei primi giorni del suo pontificato». Il bando e il regolamento sarà presto online sul sito arciconfraternita santantonio.org