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Rubriche | Lettera 35 - Cronache da un'economia umana

mercoledì 22 Agosto 2018

Coop sociali e la sfida dell’internazionalizzazione

Progres, una cooperativa sociale italiana lancia la sua sfida al mercato cinese. Un caso destinato a fare scuola.

Redazione
Redazione
Comunicato stampa

Non ci sono solo i grandi colossi industriali a tentare la via dell’internazionalizzazione, anche le cooperative guardano oltre la linea dell’orizzonte. Mettere a frutto le esperienze nazionali fuori dai confini è la sfida del futuro che bisogna accettare per non rimanere ai margini del mondo, come spiega bene il quotidiano delle cooperative in un recente articolo.

La parmigiana Proges è la cooperativa italiana più attiva in Cina nel settore dei servizi agli anziani, una tra le più impegnate nel processo dell’internazionalizzazione all’interno del movimento cooperativo. Nei giorni scorsi il direttore generale Giancarlo Anghinolfi, il responsabile della linea socio-sanitaria Davide Cortesi e il responsabile commerciale Francesco Altieri si sono recati nelle città di Hong Kong, Ningbo e Liupanshui per consolidare l’organizzazione della joint venture Proges International Limited — con sede ad Hong Kong e con la partecipazione del socio cinese Maylink — e costituire due nuove società operative in Cina.

Ningbo è una città sette milioni di abitanti che dista tre ore da Shanghai. Qui è nata NECS – Ningbo Elderly Care Service, una joint venture tra Proges International e Raymond Holding che realizzerà una struttura per anziani di proprietà da trecento posti e che nel mese di settembre parteciperà ad appalti pubblici per la gestione di altre due RSA da mille posti letto.

A Liupanshui è stata costituita Liangdu Proges International, la joint venture tra Proges International (20%) e LSI – Liupanshui State Investment limited (80%). Quest’ultima è un’azienda pubblica che opera nel settore del infrastrutture che ha investito 40 milioni di euro nella realizzazione di Kangyang, Villaggio benessere e salute, un complesso da oltre 900 posti letto che sarà inaugurato a gennaio 2019. La fase 2 del progetto, già autorizzata e finanziata, prevede l’ampliamento fino a 5.000 posti letto entro cinque anni. Questa collaborazione ha il sostegno del Comune Liupanshui e del Governo della Provincia di Guizhou e si inserisce in un più ampio programma di investimenti che LSI opererà nel settore socio-sanitario e del turismo sanitario e per la terza età.

«Il processo di internazionalizzazione della nostra cooperativa va avanti e si estende geograficamente, considerato che da anni siamo presenti a Bruxelles dove gestiamo i nidi della Commissione Europea e stiamo lavorando per entrare nel mercato dei servizi agli anziani di Mosca — dichiara il direttore generale Anghinolfi — Siamo consapevoli dell’impegno che ci attende con queste nuove gestioni ma siamo convinti che nei prossimi anni esse ci daranno importanti soddisfazioni tanto economiche quanto nella valorizzazione delle nostre competenze».

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