È cominciato con un riferimento all’elezione del prossimo arcivescovo di Canterbury, dopo le dimissioni di Justin Welby, il discorso inaugurale del Sinodo anglicano dell’arcivescovo di York Stephen Cottrell che fa le sue veci dal 6 gennaio scorso. L’organo che guida la Chiesa di Inghilterra si è riunito all’università di York, dall’11 al 15 luglio, per discutere di misure finanziarie per migliorare gli stipendi e le pensioni dei pastori, della risposta della Chiesa all’aumento della conflittualità che segna la nostra epoca e per ascoltare un rapporto su un nuovo boom di fedeli che partecipano alle funzioni della domenica. “Mentre continuiamo il processo di discernere chi Dio chiama ad essere il prossimo arcivescovo di Canterbury è questa leadership spirituale e teologica della quale abbiamo bisogno più di qualunque altra cosa – ha detto l’arcivescovo Cottrell -, le ricerche più recenti, come l’ inchiesta condotta dalla “Bible society”, hanno dimostrato che esiste un nuovo ritorno in chiesa, soprattutto tra i giovani, che ci incoraggia e, insieme, ci sfida, dal momento che sembra che siano quelle chiese che sanno offrire una profondità di tradizione quelle che attirano nuovi membri nella loro congregazione e anche che le chiese stiano diventando più varie e diverse”. Il Sinodo di York ha anche dato il via al “Redress Scheme”, un programma di terapie e compensazione finanziaria per chi ha subito abusi dopo che la sua approvazione è stata rimandata più volte anche se non è stata garantita una data precisa di inizio.
All’ordine del giorno delle tre camere di vescovi, pastori e laici, che guidano la chiesa di stato inglese, vi è stata anche la guerra. Un ufficiale dell’esercito britannico, Jaish Mahan e il vescovo anglicano responsabile di questo settore, Hugh Nelson, hanno parlato dell’aumento dei conflitti e di come le chiese possano offrire spazi di preghiera e di pace e anche del ruolo essenziale svolto dai cappellani dell’esercito in situazioni di grave pericolo. Domenica pomeriggio il Sinodo ha ascoltato un discorso dell’ospite ecumenico, il reverendo Jan Otto Myrseth, vescovo di Tunsberg, membro della “Chiesa di Norvegia”, una denominazione luterana evangelica che è la più importante presenza cristiana in quel Paese del nord. Sempre domenica pomeriggio è stato presentato un rapporto intitolato “Church Growth and Revitalisation”, “Crescita della Chiesa e sua rinascita” sulle ragioni per cui vi è stato un aumento di fedeli, nelle chiese anglicane, alla domenica. Un video ha messo in luce questa nuova vitalità delle parrocchie anglicane, soprattutto di quelle che danno spazio a bambini e giovani e ha ascoltato la testimonianza di ragazze e ragazzi, provenienti da contesti diversi, che hanno parlato della loro esperienza. Sempre domenica pomeriggio laici, pastori e vescovi hanno ascoltato una presentazione sull’iniziativa “Thy Kingdom Come”, “Venga il tuo Regno”, un movimento di preghiera ecumenico globale che invita i cristiani, in tutto il mondo, a pregare perché nuove persone possano conoscere il Vangelo.