Mosaico
Crescere in un fumetto. Le strisce di Walter Leoni per Becco Giallo
Un racconto sulla genitorialità, ironico e realistico, con le gioie e le sfide quotidiane: è la raccolta di strisce di Walter Leoni edita da Becco Giallo
Un racconto sulla genitorialità, ironico e realistico, con le gioie e le sfide quotidiane: è la raccolta di strisce di Walter Leoni edita da Becco Giallo
Walter Leoni, nato ad Orvieto nel 1975, fumettista, illustratore e vignettista umoristico e satirico sarà a Thiene il 30 settembre alle ore 21 presso la Biblioteca Civica per presentare il suo nuovo libro “Cresci piano, pensa a me!”. L’evento è a cura di Circolo Pickwick Aps, in collaborazione con Breganze Comics di cui fa parte Marco Munaretto, appassionato di fumetti da quando aveva otto anni, che dialogherà con l’autore.
Walter può raccontarci il significato del titolo del suo ultimo lavoro? «Un tempo sui cruscotti delle auto si attaccava la scritta “vai piano, pensa a me!”. Il titolo è l’invito di un genitore ansioso e iperprotettivo che chiede al figlio di non crescere troppo velocemente. Perché, egoisticamente, mio figlio lo vorrei sempre piccino».
Come è arrivato al mondo del fumetto? «Sono riuscito a realizzare il sogno che avevo a 12 anni. Quella che era una passione si è trasformata in un mestiere».
Perché ha deciso di raccontare sé stesso e la famiglia? «Quando è nato mio figlio, con mia moglie abbiamo stabilito che lei avrebbe continuato a lavorare e io mi sarei dedicato al bambino. Un neonato ti occupa tutto il tempo e tutto lo spazio, sia fisico che mentale. In breve tutto il mio mondo ha cominciato a ruotare attorno alle sue esigenze, ai suoi giochi e ai suoi umori. Alla fine il mio immaginario era pieno zeppo di pannolini, pappine, irritazioni cutanee, ansie, filastrocche e Playmobil. E da quello ho cominciato ad attingere».
Il libro, che raccoglie le strisce uscite sui social e su Linus, può essere considerato una sorta di diario? «Un figlio ti stringe per la prima volta il dito con la manina o fa un versetto con la bocca che tu ritieni adorabile e pensi “questo è un momento meraviglioso che mai potrò scordare”. Per non dimenticare la sensazione bella che mi hanno dato certi momenti che ho vissuto, li trasformo in una striscia. È un modo per celebrarli».
Da chi è formata la sua famiglia? Ci possiamo ritrovare tutti noi in quello che racconta? «Io vengo da una famiglia poco numerosa, mia moglie invece è il frutto di una moltitudine. Che qualcuno si identifichi nelle storie che racconto è una cosa che capita di frequente e che non finisce di impressionarmi».
Cosa significa secondo la sua esperienza dedicarsi alla famiglia nel 2024? «Sono nato negli anni ’70 da genitori che lavoravano entrambi e che tempo da dedicarti ne avevano poco. Come la gran parte dei padri della mia generazione, sono preoccupatissimo che mio figlio un giorno mi accusi di non essere stato un padre abbastanza presente. Non potrei sopportarlo. Per reazione, cerco di esserci il più possibile. Io faccio il fumettista e lavoro a casa. Posso organizzare i miei orari in modo da accompagnarlo a scuola, a fare sport, dagli amichetti, al parco… non ho mai perso una recita scolastica».
Cosa augura a suo figlio per il futuro? «Gli auguro di saper dare la giusta importanza alle cose. Di non avere paura e di essere allegro».
Guido Ostanel, direttore editoriale di Becco Giallo: «Con un umorismo paradossale ma dolcissimo Leoni ci regala un affresco di situazioni comiche sulle sfide della genitorialità contemporanea».
“Cresci piano pensa a me!” (edizioni Becco Giallo) è una raccolta di strisce a fumetti, il cui protagonista è il padre, Walter Leoni, un disegnatore di fumetti che trasforma la propria quotidianità in avventure esilaranti. Nel libro, l’autore (e protagonista) cattura con ironia il crescere del figlio piccolo, regalando ai lettori di tutte le età momenti di risate e riconoscimento.