Mosaico
Da Montegalda a… Rotta a ovest, ecco i Berici
Montegalda è l’ultimo comune in territorio diocesano prima di arrivare ai colli vicentini: partiamo da qui
Montegalda è l’ultimo comune in territorio diocesano prima di arrivare ai colli vicentini: partiamo da qui
Posto quasi a presidio dei confini diocesani occidentali, svetta sopra uno dei sette colli del territorio comunale il castello di Montegalda. Può essere il valido punto di partenza per una escursione verso i colli vicentini, i Berici. Di antica origine e circondato da un parco con un bosco e un prezioso giardino all’italiana, il castello è privato e di proprietà della famiglia Sorlini. Era forse un luogo di vedetta già in epoca romana e poi longobarda; nel medioevo sorse il maniero che in epoca veneziana fu trasformato in residenza signorile. All’esterno appare come un castello, un po’ originale e dalla forma allungata, con torri e mura possenti; all’interno, lo ingentiliscono un cortile con loggiato, arredi eleganti, decorazioni di Andrea Urbani e statue di Orazio Marinali. È visitabile alcune domeniche al mese o per gruppi organizzati. Montegalda riserva altre sorprese: la vecchia e la nuova parrocchiale di Santa Giustina, villa Gualdo oggi sede del Municipio con una mostra permanente dedicata allo scrittore Antonio Fogazzaro, che a Montegalda abitò, e da cui parte il Cammino Fogazzaro-Roi (80 chilometri da qui fino a Tonezza del Cimone, passando per Vicenza e la valle dell’Astico). Non lontana è la chiesa con il convento di San Marco, che conserva tracce dell’antica struttura gotica. In frazione Colzé si trova villa Fogazzaro-Roi-Colbachini, quattrocentesca ma oggetto di un intervento del noto architetto e progettista di giardini Antonio Caregaro Negrin: ospita il Museo delle campane. Si possono poi fare due passi lungo il fiume Bacchiglione, che lambisce il paese. Attraversato il Bacchiglione si è già nell’abitato di Montegaldella, dove troviamo una chiesa di origine longobarda ma più volte rifatta, con altari e pale seicenteschi. Scendendo la riva destra del fiume, ecco Cervarese Santa Croce, il paese delle tre chiese: la più piccola è il medievale oratorio della Santa Croce, esistente già nell’874. Oltre il paese, a sinistra, si raggiunge il castello di San Martino della Vaneza. Risalendo invece il fiume, da Montegalda si raggiunge la frazione Ghizzole, dove si trova un oratorio del Cinquecento annesso a villa Ragona-Cecchetto.
Il Museo veneto delle campane (muvec.it) ospita la più ricca collezione di campane in Italia, circa 200 esemplari provenienti da chiese e palazzi non solo d’Italia, ma anche di Francia, Germania, Cina, India, Birmania e Thailandia. Nacque nel 2002, promosso dalla Fonderia Daciano Colbachini, e oggi è gestito dall’omonima Fondazione e ospitato nella scenografica villa già Fogazzaro e oggi Colbachini. L’area espositiva principale occupa cinque sale; visitabile è anche il parco (che ritroviamo in Piccolo mondo moderno di Antonio Fogazzaro) e il giardino all’italiana.
• Montegalda e il castello• Museo delle campane• Sentiero Fogazzaro-Roi• Oratorio della Santa Croce• Santuario della Madonna di Monteberico• I covoli di Longare• La Rotonda del Palladio• Lago di Fimon• Alta via dei Colli Berici• Lonigo• Santuario di Santa Maria dei Miracoli