Chiesa
Dalla chiesa parrocchiale di San Michele a Sharjah, negli Emirati Arabi Uniti (Uae) al volontariato al Giubileo dei giovani a Roma. Shena Rosa, 33 anni, sta realizzando il sogno di una vita. “Poter fare volontariato in uno dei principali eventi della Chiesa a Roma o in Vaticano è sempre stato uno dei miei sogni più grandi. Spero di incontrare altri volontari da tutto il mondo e di essere ispirata anche da loro. E, naturalmente, di poter servire Dio”, afferma nella sua testimonianza pubblicata sul sito dell’Apostolic Vicariate of Southern Arabia (Avosa).
Nata e cresciuta nelle Filippine, a 21 anni Shena ha raggiunto la madre negli Uae, dove attualmente lavora. Qui, racconta, la sua fede si è ulteriormente rafforzata e si è approfondito il suo rapporto con Dio e la Vergine Maria. “Sono circondata da persone che mi aiutano ad alimentare il mio cammino di fede e, allo stesso tempo, mi incoraggiano a viverlo concretamente”, dice.
Partiti lo scorso 21 luglio, sono circa 90 i pellegrini del Vicariato apostolico dell’Arabia Meridionale (Avosa) che stanno partecipando al Giubileo nell’ambito di un pellegrinaggio di due settimane: un’ottantina dagli Uae e gli altri da Oman. Nei momenti clou il vicario apostolico Paolo Martinelli li raggiungerà a Roma per varcare insieme la Porta Santa e vivere la veglia e la messa con Papa Leone XIV.
“Anche se non potrò unirmi a loro – dice Shena –
sono felice di portare lì lo spirito di Avosa e sperimentare la vera gioia di Cristo”.
Fede e servizio, un connubio vincente: “Il volontariato mi ha sempre portato gioia nel cuore e ha avuto un ruolo fondamentale nella mia crescita personale. Sono convinta che dovremmo sempre cercare uno scopo, qualcosa che possa davvero fare la differenza. Penso che se inizio da me stessa, forse posso inviare un messaggio ad altri giovani e ispirarli a fare lo stesso”.
La prima esperienza di volontariato Shena l’ha vissuta in Uganda: “Essere immersa in una cultura completamente diversa mi ha aperto gli occhi; obbligandomi ad uscire dalla mia confort zone mi ha cambiato, in particolare grazie al lavoro con i bambini in un orfanotrofio”. “Quando vai ad aiutare, dicono che sei tu quella che dà alla comunità, ma in realtà, ricevi tantissimo: la gioia che vedi nelle persone, l’apprezzamento per le piccole cose, i sentimenti autentici”. Dopo l’Uganda la Giordania, il Libano e infine il Nepal per partecipare ad un programma di assistenza all’infanzia. Cruciale nel suo percorso la partecipazione alla Gmg 2023 in Portogallo: il tema “Maria si alzò e andò in fretta” lo ha sentito come un invito che ha aperto un nuovo capitolo della sua vita risvegliando in lei, grazie anche ai pellegrinaggi in diversi luoghi sacri, “un profondo desiderio di ‘evangelizzare i giovani’” diventando anche “una missionaria digitale”.
Sì, perché ora Shena condivide la sua passione attraverso il canale YouTube Pilgrim’s Feet by Shena dove documenta le visite ai luoghi sacri e alle apparizioni mariane, condividendo storie e vite dei santi. Un canale che, spiega, è diventato una piattaforma per “diffondere la bellezza della nostra fede cattolica al pubblico online”.
“Il Signore – aggiunge – non ha bisogno di un servitore onnisciente. Ha solo bisogno di un cuore disposto a portare il Suo messaggio”.
Shena ama viaggiare e lo considera “una parte essenziale della sua missione perché consente di “creare connessioni” e “fare la differenza” nella vita di chi incontra. E, anche se viaggia da sola, si sente sempre accompagnata da Dio e dalla Vergine Maria. Esplorare luoghi sacri o scoprire vite di santi è molto ispirante: “Le loro storie sono così stimolanti.
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Ti fanno pensare: se ci sono riusciti loro, perché non noi?
Questo – conclude – il messaggio che voglio lanciare ai miei coetanei”.