Il bello nasce dal confronto Come saremo fra dieci anni? La sindaca: «Siamo supportati dal Terzo settore; garantiamo servizi a famiglie e bambini anche con disabilità. L’ospedale è il nostro punto fermo, ma con la sanità non si sa mai»
Mamma, sindaca e avvocato civilista. Sono giornate pienissime quelle che sta vivendo da un paio di mesi Sarah Gaiani, che il 17 marzo soffierà su 38 candeline. Il giorno di Santo Stefano la prima cittadina di Villanova di Camposampiero ha infatti messo al mondo una bimba. «Sono andata in ufficio fino alla vigilia di Natale, poi il 30 dicembre sono tornata in Comune per preparare l’ultima giunta dell’anno. Devo dire che ho trovato nelle mie due assessore un supporto, un aiuto, una vicinanza che mi ha veramente emozionato. Non sono una che detta la linea, siamo un’amministrazione democratica e ci confrontiamo molto». Gaiani ha presieduto per il 2024 la Federazione dei Comuni del Camposampierese (incarico assegnato annualmente a rotazione). «Mi ha permesso di conoscere meglio le realtà municipali limitrofe e di confrontarmi con i colleghi». La sindaca partecipa alla vita amministrativa da dodici anni: nel 2013 è entrata in consiglio comunale, nel 2018 è stata nominata assessora alla Cultura e cinque anni dopo ha raccolto il testimone da Cristian Bottaro, ora vicesindaco. «Sotto il profilo sociale siamo un Comune molto laborioso perché siamo ben supportati dal Terzo settore. Abbiamo un trasporto “fasce deboli” d’eccellenza, con un’associazione di volontariato che se ne occupa in convenzione. Possiamo contare su dei bei servizi per la famiglia, tutto quello che riguarda il doposcuola per i bambini anche per quelli con difficoltà di apprendimento o con gravi disabilità». L’amministrazione lavora anche sul versante degli anziani. «La canzone che Simone Cristicchi ha presentato a Sanremo è molto chiara su questo. Arriva un momento in cui gli anziani ridiventano bambini». La comunità di Villanova non si è tirata indietro tre anni fa, quando sono arrivati gli ucraini in seguito all’invasione russa: «Ci sono stati dei privati che hanno messo a disposizione alcuni immobili, sono state organizzate delle raccolte di fondi…». Come sono i rapporti tra l’amministrazione e la parrocchia? «Ottimi. Noi abbiamo due comunità: quella di Villanova e quella di Murelle. Siamo fortunati perché abbiamo due parroci giovani con cui si dialoga volentieri. Siamo in contatto con entrambe le Caritas parrocchiali per monitorare le situazioni di disagio e affrontarle nella maniera corretta. Purtroppo c’è qualche famiglia in una situazione un po’ difficile. Alle attività di teatro organizzate in parrocchia il Comune eroga un contributo, così come ai concerti organizzati nell’antica pieve di San Prosdocimo». Nel programma elettorale della lista “Rinnoviamo Villanova” figurava anche la difesa dell’ospedale di Camposampiero. «Al momento i servizi sono di ottimo livello, però la situazione va monitorata di continuo perché l’ambito sanitario è in evoluzione. L’ospedale è una fonte fondamentale di sicurezza per i nostri cittadini, perché lo raggiungono in pochi minuti». Sul versante dei trasporti, Gaiani ricorda che «d’estate, quando viene sospeso il trasporto scolastico, non ci sono autobus che portano a Camposampiero. Per fortuna interviene il servizio del trasporto “fasce deboli”». Sono allo studio dei progetti di fusione con altri Comuni? «Io dico sempre al sindaco del Comune di Campodarsego, poiché conta su una delle zone artigianali più grandi della provincia, che mi farebbe piacere fondermi con il suo municipio. Ma si tratta soltanto di una battuta».
Il parroco: «Coinvolgendo tutti i gruppi abbiamo avviato una riflessione: a partire dalla fotografia dell’oggi, pensiamo alla parrocchia del domani. Investiamo nel futuro»
A Villanova di Camposampiero è arrivato in piena emergenza Covid, nell’ottobre del 2020. «All’inizio – ricorda don Luca Milani, 44 anni compiuti il 13 febbraio – è stato un po’ difficile incontrare i fedeli, organizzare eventi, gruppi, iniziative. Così ho avvicinato le persone pian piano, con un approccio graduale, che mi ha permesso un “atterraggio morbido” in questa comunità “formato famiglia”, in cui mi trovo veramente bene. Abbiamo ripreso un po’ tutte le attività che erano andate in stand-by con la pandemia. Il grest di Carnevale viene organizzato da due-tre anni. Abbiamo ripreso la festa dei Sapori d’autunno; l’8 marzo celebriamo la festa della donna con una cena di pesce. Dal 22 febbraio, ogni sabato sera per un mese e mezzo, la compagnia dei Lampioni Storti propone una rassegna teatrale». Nella scaletta delle iniziative non mancano nemmeno i viaggi. «Ogni anno, come parrocchia, ne facciamo uno. Nel 2024 siamo andati a Napoli e Pompei. Questa volta, dal 7 all’11 maggio, saremo a Vienna e a Praga. C’è una buona risposta, abbiamo già riempito il pullman. Oltre alla gita vera e propria, c’è anche la visita a qualche luogo significativo dal punto di vista spirituale». Don Milani sottolinea che «con il Comune c’è una buonissima collaborazione: abbiamo dato la disponibilità a un tendone per il circo nel prato della frazione di Mussolini. E così a una rassegna delle auto e moto d’epoca. Siamo parte attiva nell’Antica sagra del Santo Sepolcro, che si svolge nel primo weekend di settembre con la collaborazione della Pro loco, del Comune e di tante associazioni. Di rilievo è poi l’uso dell’antica pieve di San Prosdocimo, la cui ristrutturazione è terminata nel 2018. La parrocchia la utilizza per matrimoni, battesimi e incontri di catechesi; il Comune ospita mostre, incontri per i giovani, come la consegna della Costituzione. Il 12 gennaio abbiamo accolto Gino Cecchettin, la pieve era stracolma». Sul versante dell’attenzione agli ultimi, don Luca afferma che può contare «su una fortissima Caritas, che ogni due settimane distribuisce alimenti a chi ne ha bisogno. L’iniziativa nuova per questa Pasqua è una via crucis cittadina, che non resti ferma in chiesa ma che passi per le strade della comunità il venerdì prima della Domenica delle Palme, quindi l’11 aprile». Anche a Villanova non mancano famiglie straniere: «Quelle che hanno problemi economici vengono seguite dalla Carignato annualmente a rotazione). «Mi ha permesso di conoscere meglio le realtà municipali limitrofe e di confrontarmi con i colleghi». La sindaca partecipa alla vita amministrativa da dodici anni: nel 2013 è entrata in consiglio comunale, nel 2018 è stata nominata assessora alla Cultura e cinque anni dopo ha raccolto il testimone da Cristian Bottaro, ora vicesindaco. «Sotto il profilo sociale siamo un Comune molto laborioso perché siamo ben supportati dal Terzo settore. Abbiamo un trasporto “fasce deboli” d’eccellenza, con un’associazione di volontariato che se ne occupa in convenzione. Possiamo contare su dei bei servizi per la famiglia, tutto quello che riguarda il doposcuola per i bambini anche per quelli con difficoltà di apprendimento o con gravi disabilità». L’amminitas. Alcune mamme stanno frequentando dei corsi d’italiano, una che nel suo Paese lavorava come infermiera, ogni due-tre giorni viene in parrocchia per aggiornarsi, con l’aiuto di un’insegnante, sui termini tecnici della professione così magari da poter partecipare a un concorso. Una difficoltà oggettiva è quella di trovare case in affitto». Coinvolgendo tutti i gruppi, dal Comitato della pieve ai catechisti, dall’Azione cattolica alla Caritas, don Luca ha promosso una ricerca che, partendo da una “fotografia” realistica dell’esistente, indica cosa è stato fatto in passato e cosa si fa oggi, per vedere i pregi e i difetti: «Proviamo a pensare alla parrocchia fra dieci-quindici anni. Vogliamo capire l’oggi e investire nel futuro». La celebrazione del battesimo dei nuovi nati resta un’occasione privilegiata per instaurare un rapporto con le famiglie della comunità. Il parroco va sempre prima a trovare i bimbi e i genitori a casa loro. «Cerco di fare due chiacchiere per conoscerli, benedico la casa… Ho ripreso a battezzare durante la messa, perché la comunità ha bisogno di vedere questi segni». A dare una mano a don Luca per le celebrazioni c’è don Darvin Varghese, prete indiano che sta studiando teologia pastorale a Padova.
