Fatti
Denatalità, le misure del Governo
Il Governo ha stanziato in questi giorni nella legge di bilancio la cifra di un miliardo di euro per contrastare la denatalità nel nostro Paese.
FattiIl Governo ha stanziato in questi giorni nella legge di bilancio la cifra di un miliardo di euro per contrastare la denatalità nel nostro Paese.
Nel pacchetto sono inserite misure a favore delle donne che lavorano («prevediamo che le madri con due figli o più non paghino i contributi a carico del lavoratore», ha spiegato la premier Giorgia Meloni) e delle famiglie più in generale, come ad esempio l’asilo nido gratuito a partire dal secondo figlio. «Sono elementi significativi in un percorso di rilancio organico della natalità – commenta Adriano Bordignon, presidente del Forum associazioni familiari – I figli non possono più essere considerati un costo personale della famiglia ma un investimento di comunità. Per invertire i dati sulla demografia occorrono però maggiori risorse per finanziare misure dirette a potenziare i servizi territoriali per la prima infanzia e il caregiving, e per sostenere le spese di cura e accrescimento dei figli, supporto agli anziani e ai fragili. Auspichiamo, pertanto, interventi di natura strutturale e, al contempo, una Conferenza intergovernativa per l’adozione di un piano strategico europeo a supporto della natalità». Nell’ambito della nostra Regione, il Forum delle associazioni familiari ha firmato un Protocollo d’Intesa con l’Anci del Veneto: è successo nelle scorse settimane nella sede della Provincia di Padova, presenti il presidente di Anci Veneto, Mario Conte, e il presidente del Forum, Adriano Bordignon. «In Veneto le nascite sono diminuite del 35 per cento negli ultimi 15 anni – prosegue Bordignon – Per questo abbiamo proposto proprio ai Comuni il Protocollo, una vera e propria alleanza affinché gli enti più vicini ai cittadini mettano risorse e progetti in favore della natalità. Abbiamo diversi esempi virtuosi, di piccole o grandi azioni, che nel complesso stanno portando a rallentare il trend, ma dobbiamo e possiamo fare di più». Tra i contenuti del Protocollo si evidenziano il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei consigli comunali e delle giunte, la promozione di strumenti a favore della famiglia, confronti annuali e condivisioni di dati e materiali, formazione degli amministratori locali e premi per i Comuni più virtuosi.