Diversi gli amministratori locali erano presenti al Giubileo dei giovani. «Viverlo da cattolico impegnato in politica è stata un’esperienza unica»: a dirlo è Federico Donola, 27 anni, consigliere comunale ad Abano Terme, ma anche animatore di Azione cattolica a San Lorenzo. «Il pericolo che corriamo è di concentrarci sulle dinamiche locali: già solo immaginare un progetto che coinvolga due Comuni limitrofi può sembrare irrealizzabile. Il Giubileo, invece, sensibilizza alla grandezza, che si manifesta nella forza di comunione tra giovani di tutto il mondo. Prima lasci casa e famiglia per unirti al tuo gruppo parrocchiale; poi sali su un pullman condiviso con altre parrocchie; poi cammini con un gruppo di 160 ragazzi che si ricongiunge ai coetanei della Diocesi, con il suo migliaio di giovani riuniti a Roma. E, infine, ti ritrovi a pregare con 70 mila persone in piazza San Pietro, fino a condividere la veglia e l’eucaristia con oltre un milione di giovani a Tor Vergata.
È un processo di integrazione lento ma inesorabile, che ci interroga e ci invita non solo a comprendere, ma a vivere concretamente il fatto di essere fratelli e sorelle».
E ancora: «Le domande, le testimonianze e le provocazioni che abbiamo ascoltato durante il Giubileo hanno suscitato in noi una riflessione profonda: siamo davvero pronti a capire che la vita è piena solo se donata totalmente agli altri? È una sfida difficile, certo. Ma è anche una delle poche che vale davvero la pena di affrontare». E sull’impegno come amministratore Federico Donola aggiunge: «La politica non va disprezzata: è uno strumento fondamentale per realizzare tutto questo. Quando è vissuta come servizio, può diventare un modo concreto per prendersi cura degli altri, per costruire ponti anziché barriere, per generare speranza nei luoghi in cui sembra mancare. Essere presenti al Giubileo come amministratori è un richiamo: far sì che il nostro impegno quotidiano, nelle istituzioni e nelle comunità, sia sempre guidato da uno sguardo alto, capace di riconoscere nell’altro un fratello da servire, non solamente un problema da gestire».
Stefano Sorgato, 22 anni consigliere comunale a Legnaro sottolinea: «Prendere parte al Giubileo come amministratore è stato sicuramente uno stimolo a essere attento al ruolo istituzionale che ricopro, ricordando le parole di papa Leone: “Aspirate a cose grandi”».
Mattia Buggio, 29 anni, è assessore a Piove di Sacco ed educatore di Azione cattolica: «Dall’esperienza giubilare porto a casa queste cose: l’esempio che viene da quel milione di giovani in preghiera a Tor Vergata, il fatto di non aver paura di chiedere aiuto agli altri, la strada fatta insieme è più facile e infine il sentirsi chiamati a mettersi in gioco per fare la differenza. Mi sono sentito interpellato in particolare da quest’ultimo concetto per ispirare ogni giorno la mia attività di amministratore locale, improntandola al perseguimento del bene comune»