Come mai il Cristo risorto non viene mai riconosciuto da chi lo incontra e anche ai suoi più intimi deve ripetere: «Guardatemi, toccatemi! Sono io!»? Vuol dire che il Cristo vivo ha un altro volto, ci aspetta sui volti delle persone più diverse, soprattutto in quelle più crocifisse dalla vita. È dai loro lineamenti, così lontani da tutte le immagini sacre, che torna a ripeterci: «Guardatemi, ascoltatemi, toccatemi! Sono io!». Don Francesco Farronato – autore di Io e Dio. Un noi di terra e cielo (Edizioni Messaggero Padova) – si immerge nella Parola con la passione di sempre, ma stavolta non per scrutare le profondità di Dio, bensì per scoprire la nostra più quotidiana umanità. Ne guadagna ogni nostro respiro che ritrova, proprio nella fragilità che ci costituisce, il tempio più vero dello Spirito.
Il nostro rapporto con l’acqua porta a galla le nostre vere intenzioni e mette in evidenza i principi che guidano le nostre scelte, che spesso sono segnate dall’egoismo, dall’edonismo e dal profitto. Un biblista, Andrea Albertin, e un teologo, Giorgio Bozza, firmano a quattro mani il libro L’acqua fa venire tutto a galla. Crisi idriche, Bibbia e morale, uno studio sull’acqua che parte dalla Bibbia e arriva fino agli attuali problemi ecologici. Il volume è uscito nella collana Sophia della Facoltà teologica del Triveneto in coedizione con Edizioni Messaggero Padova (Praxis, 21, pp. 168, 18,00 euro). Nella prima parte del libro, Giorgio Bozza porta alla luce il legame stretto che esiste tra la gestione dell’acqua, la responsabilità dell’uomo e le conseguenze delle sue decisioni. Senza un cambiamento degli stili di vita, il sentiero verso l’abisso è già tracciato; ci sono tuttavia ancora possibilità di invertire la rotta. Nella seconda parte, Andrea Albertin – recentemente scomparso – esplora come nella millenaria tradizione biblica il tema dell’acqua rimandi al rapporto con il Dio Redentore e Creatore. L’acqua crea, dona vita, ma può anche purificare o distruggere; la vita e la morte sono legate a questa preziosa risorsa, così come il destino dell’umanità.