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Economia locale. Capannoni, via il recupero
Nel Veneto ce ne sono oltre 92 mila, ma di questi il 12 per cento è oggi abbandonato. Una massiccia mappatura tra Padova e Treviso punta al riutilizzo intelligente e circolare
FattiNel Veneto ce ne sono oltre 92 mila, ma di questi il 12 per cento è oggi abbandonato. Una massiccia mappatura tra Padova e Treviso punta al riutilizzo intelligente e circolare
Carcasse abbandonate, simulacri di un’epoca passata, che fu. Nel Veneto che conta più di 92 mila capannoni industriali – di questi 32 mila tra Padova e Treviso – sparsi lungo oltre 41 mila ettari di terreno, ce ne sono 11 mila, il 12 per cento del totale, che sono dismessi e inutilizzati. Nella seconda regione d’Italia per consumo di suolo, il peso degli stessi capannoni è pari quasi a un quinto della cementificazione in Veneto. Possibile, dunque, non provare a intervenire? È l’ambizione, e il cambio di rotta, di “Capannoni on/off”, il progetto promosso da Assindustria Venetocentro e realizzato in partnership con le Province e le Camere di Commercio di Padova e di Treviso e il Consorzio Bim Piave, per la ricognizione capillare, la mappatura e la ricerca online delle aree ed edifici produttivi, attivi o dismessi e da riqualificare. Il risultato è un’inedita produzione di big data con una massiccia e capillare quantità di informazioni per la prima volta connessi, catalogati e disponibili in un unico geoportale che fa dialogare le banche dati di enti e pubbliche amministrazioni dal catasto all’agenzia delle entrate, dai comuni alle province per arrivare ai gestori di reti come Tim o fornitori di servizi come AcegasApsAmga ed Etra. «È, crediamo, il primo progetto in Italia che mappa aree, edifici e attività produttive, stato, utilizzo attuale, tanto più in un territorio così esteso – è il commento di Leopoldo Destro, presidente di Assindustria Venetocentro – Il progetto è importante anche perché nasce dall’alleanza tra pubblica amministrazione e rappresentanza delle imprese, oggi più che mai insieme per competere, come recita anche il Pnrr. Lo facciamo in un territorio, tra Padova e Treviso, dove vivono 1,8 milioni di persone, con la forza di rappresentare 3.500 imprese con 180 mila collaboratori». Attraverso il sito capannonionoff.it, Capannoni on/off mira a favorire la rigenerazione e il riassetto del territorio, superando l’occupazione estensiva e frammentata ereditata dal passato. Un nuovo modello di insediamento e di gestione del suolo più razionale e sostenibile, per le attività produttive ma anche per la residenzialità e le altre funzioni economiche e sociali. La piattaforma, in costante aggiornamento, contiene al momento la mappatura di circa duemila ettari di aree produttive delle province di Padova e Treviso su 14.200, per un numero di capannoni profilati pari a 12.376 (6.451 nel Trevigiano e 5.925 nel Padovano) su oltre 32 mila, il 34,8 per cento del Veneto. L’obiettivo è quello di promuovere una reale economia circolare attraverso il ripristino e il riutilizzo di interi complessi edilizi che nel tempo hanno rappresentato parte del paesaggio abbandonato: le amministrazioni possono così programmare intelligenti piani di riassetto e di rigenerazione urbana, puntando su infrastrutture digitali, ambientali ed energetiche.
Nel numero di novembre 2021 di Mappe, l’approfondimento mensile de La Difesa del popolo, ci siamo soffermati sul consumo di suolo che in Veneto è tre volte superiore alla media europea. Tra interessi speculativi e il falso mito della ripresa economica. Puoi leggere l’approfondimento scansionando il qr-code qui sotto:
