MosaicoErnesto, la storia di un topolino è l’ultimo lavoro pubblicato da Peacock, casa editrice indipendente padovana con sede a Galzignano Terme. Saggistica, storia e libri illustrati: la casa editrice Peacock propone un catalogo alternativo: «I libri che pubblichiamo diventano un progetto a 360 gradi»
Si chiama Peacock, è una casa editrice indipendente padovana, legata alla cultura del Sol Levante, specializzata in saggistica, storia e libri illustrati ed è nata nel 2021. Peacock in inglese è il pavone «ma il nome – dice Stefano Giglio, il fondatore e l’anima di questa realtà – non ha un significato specifico. Se mi si chiede come mai l’ho chiamata così, dico: non lo so! Non c’è un motivo particolare!». Artista eclettico, scrittore, Stefano Giglio co-dirige una scuola di ceramica ad Osaka, in Giappone, Paese a cui è molto legato e nel quale ha messo in scena diversi suoi testi teatrali. È tra i fondatori di Collettivo C13, un gruppo di artisti che fa uso della ceramica, formatosi una decina di anni fa con l’intento di diffondere l’importanza della manualità e di cercare dei percorsi creativi con artisti provenienti da altri paesi. Con C13 ha allestito mostre a Padova, Milano, Bologna, Osaka, Kyoto, Ubud Bali. Nel catalogo della piccola casa editrice, che ha sede a Galzignano Terme in una casa studio che è anche luogo di incontro per gli artisti, gli scrittori, gli illustratori, si possono trovare albi illustrati per l’infanzia, ma anche saggi, raccolte di poesia “tanka” cioè poesie brevi, formate di 31 morae (struttura metrica giapponese), romanzi “pop”, guide alternative. L’ultimo libro pubblicato è Ernesto, scritto dallo stesso Stefano Giglio e illustrato da AnnaLaura Cantone. «Ernesto – racconta l’autore – è la storia di un topolino intraprendente che, dopo essere sfuggito dalla sua gabbietta, si avventura negli appartamenti di un tipico palazzo milanese. In questo nuovo mondo, esplora di nascosto e scopre una quotidianità ricca di sorprese e meraviglie». Emerge un’umanità tutta da scoprire: c’è lo scrittore impegnato a scrivere con una Olivetti Lettera 21 color celestino, la cuoca Pina dalle incomprensibili ricette, il libraio con i suoi libri freschi di stampa, il giardiniere che ha trasformato la casa in un orto botanico. E poi c’è anche una illustratrice che sembra ritrarre spesso il topolino nei suoi disegni, anche se non l’ha mai visto. Una lettura consigliata per l’infanzia, dai 4 anni «ma – ci tiene a precisare l’autore – è un libro anche per gli adulti. In genere i libri che decidiamo di pubblicare devono avere un progetto alle spalle. Siamo convinti che lo scrittore non sia solo scrittore: se uno sa narrare, sa anche, in qualche modo illustrare, cioè trasmettere il suo immaginario a chi poi sa tradurlo in illustrazioni vere e proprie. I testi che pubblichiamo non sono solo racconti, al giorno d’oggi le persone non vogliono solo leggere, ma vogliono anche “vedere”. Il lavoro deve però essere di qualità. L’intento della casa editrice è un nuovo modo di fare libri, di pensarli, progettarli. Insieme allo scrittore vogliamo portare avanti un progetto ben più ampio del libro stesso: li definisco progetti artistici, si fa arte a 360 gradi». Dando, infatti, uno sguardo al catalogo si trova Blu oltremare, di Emmanuelle Filizzola, un testo narrativo in edizione limitata in 50 copie con xilografia applicata a mano in copertina ed incisioni sperimentali all’interno di Patrizia Da Re; oppure La Medusa e la Scimmia, una fiaba della tradizione giapponese illustrata da Andreina Parpajola, padovana laureata in lingue orientali, dagli anni novanta illustratrice di albi, in collaborazione anche con case editrici giapponesi con lo pseudonimo di Arnolfina. Oppure RA-TA-TA lascia cadere la pioggia una storia dentro una canzone, Gocce di pioggia, un racconto interpretato dall’illustratrice Elena “Nenema” Formaggia realizzato in stretta collaborazione con Hisako, Yuka e Kazuko, componenti del gruppo giapponese tutto femminile rock punk Iyaninacchauzu. È chiaramente forte il legame con la cultura giapponese, non solo con l’arte della ceramica, ma anche con la poesia, la cultura letteraria: «Abbiamo pubblicato una raccolta di poesie “tanka” del poeta Toshihiko Ota – spiega Giglio – Il tanka è un genere nato nel V secolo dopo Cristo, non ha subito variazioni nel corso dei secoli. È una tecnica poetica foneticamente complessa, che vede l’impossibilità di una traduzione in lingua occidentale. Il libro riporta le “tanka” originali spiegate dal poeta, in una versione in prosa. In copertina c’è una foto applicata a mano». In cantiere ora c’è una guida su Padova che seguirà lo stile di Milano fantastica. La guida di Milano, pubblicata in giugno dello scorso anno. «Una non guida – conclude Stefano Giglio – dove storie reali ma straordinarie si intrecciano con la trama storica della città. Non sono guide da acquistare per visitare la città: qui non si trovano orari di musei o dove andare a mangiare. Chi acquista questo tipo di guida decide di avere un ricordo della città. Le nostre sono tutte produzioni di nicchia, ma pensiamo che il pubblico voglia qualcosa di diverso. Quando uno scrittore viene da noi per chiedere di pubblicare un libro, ci sediamo e insieme progettiamo il libro, lo creiamo». Proprio come con un’opera d’arte.
