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Sta per alzarsi il sipario sulla nuova stagione del teatro Farinelli di Este, organizzata dall’assessorato alla Cultura del Comune e dal Circuito multidisciplinare regionale Arteven. Dodici appuntamenti, da dicembre a marzo, offriranno al pubblico un percorso tra prosa, danza, circo contemporaneo e spettacoli per famiglie, in un cartellone che unisce qualità, varietà e apertura ai diversi linguaggi della scena.
«Il teatro Farinelli rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per la nostra comunità – afferma il sindaco Matteo Pajola – È il luogo dove la cultura diventa esperienza condivisa e strumento di crescita collettiva. Questa stagione conferma l’impegno dell’amministrazione nel sostenere un’offerta culturale di alto livello, accessibile e capace di coinvolgere pubblici diversi. Investire nella cultura significa investire nel futuro di Este, nella sua identità e nella sua coesione sociale».
Sulla stessa linea l’assessore alla Cultura, Luigia Businarolo, che sottolinea il lavoro di squadra alla base del progetto: «Abbiamo costruito una proposta ampia e raffinata, capace di intrecciare tradizione e innovazione. Accanto ai grandi nomi, trovano spazio linguaggi diversi – dalla danza al circo, dal teatro d’autore agli spettacoli per ragazzi – per rendere il teatro un luogo vivo, accogliente e stimolante. Ogni appuntamento è un invito alla riflessione e alla condivisione».
L’apertura di stagione, il 3 dicembre, è affidata a Giorgio Marchesi con Il fu Mattia Pascal: una rilettura attuale del capolavoro pirandelliano, dove il tema dell’identità si intreccia con la moltiplicazione dei “sé” nell’era dei social. Il 17 dicembre spazio alla grande danza con il Russian Classical Ballet – Balletto di Mosca, protagonista del celebre Lago dei cigni di Čajkovskij, simbolo eterno del romanticismo e della lotta tra bene e male.
Dopo la pausa natalizia, il 13 gennaio Amanda Sandrelli porta in scena La bisbetica domata, riscoprendo la complessità della protagonista shakespeariana in chiave moderna. Il 10 febbraio sarà la volta di Emilio Solfrizzi con Anfitrione di Plauto, un classico senza tempo che fonde comicità e riflessione sull’identità. Il 18 febbraio il teatro si apre al linguaggio del circo contemporaneo con i Black Blues Brothers e Sawa Sawa, spettacolo acrobatico e musicale. A chiudere la stagione, l’11 marzo, sarà Theama Teatro con La scuola dei mariti e delle mogli, spettacolo vincitore del Premio Arteven Pierluca Donin 2025.
Tutte le informazioni e il programma su www.comune.este.pd.it