Si attendono importanti novità al Museo nazionale atestino di Este (Padova), che custodisce una delle più importanti collezioni archeologiche del Veneto e documenta la presenza dei Veneti antichi e i loro rapporti con gli Etruschi, i Greci e i Romani nel territorio, e custodisce la celebre situla Benvenuti e un medaglione aureo di Augusto. Sono infatti in atto alcuni lavori che permetteranno di ampliare lo spazio espositivo e i servizi per studiosi e visitatori, con l’obiettivo di vivere una nuova stagione come hub culturale del territorio euganeo. Il museo atestino nasce nel 1834 per riunire le raccolte di vari notabili del luogo, e si sviluppò in particolare sotto la direzione di Alessandro Prosdocimi, che diede spazio allo studio della civiltà euganea e atestina. La collezione crebbe così in fretta che già nel 1887 divenne un museo nazionale. Dal 1902 trova sede a palazzo Mocenigo, un tempo sontuosa dimora rinascimentale dei patrizi veneziani, costruito alla fine del Cinquecento lungo il canale Sirone: ingloba nella sua facciata le mura del trecentesco castello dei Carraresi, testimoniando la stratificazione storica di Este. Al suo interno, tre saloni del piano nobile conservano affreschi con figure allegoriche che celebrano le virtù della famiglia Mocenigo, attribuiti tradizionalmente a Giulio Carpioni, ma oggetto di un nuovo studio. Il palazzo è ora al centro di un ampio progetto di restauro e valorizzazione, finanziato in parte con fondi Pnrr, che mira a coniugare la sua identità storica con le esigenze museali contemporanee. Il progetto di riqualificazione prevede l’aggiornamento degli impianti meccanici ed elettrici per garantire condizioni climatiche ottimali e il risparmio energetico, l’integrazione dei depositi nel percorso museale e la creazione di spazi per la socialità e l’educazione. Per questo saranno sistemati gli spazi, un tempo adibiti a scuola elementare e ora a deposito dei reperti non esposti e non restaurati del museo. «Questo permetterà – spiega la direttrice, Benedetta Prosdocimi – di ampliare lo spazio espositivo e stiamo studiando anche un riallestimento complessivo». Lo scopo dell’intervento è trasformare il museo in un luogo dinamico, dove arte, storia e comunità si incontrino, promuovendo la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio culturale dei colli Euganei. L’intervento è finanziato con risorse ministeriali per la prevenzione del rischio sismico e adeguamento funzionale impianti per 1.245.000 euro (Legge 23 dicembre 2014, n. 190-annualità 2021-2023) e per il restauro e adeguamento impiantistico e funzionale nell’ala ex scuole per 3.850.000 euro (piano strategico “Grandi progetti beni culturali” di cui alla L. 29 luglio 2014, n. 106). I fondi Pnrr, per il miglioramento dell’efficienza energetica, ammontano a 1.483.000 euro. Il termine dei lavori è previsto per fine 2025, ma per completare il nuovo allestimento museale servirà qualche mese ulteriore.